In Etiopia è in arrivo una nuova casa d’attesa, per la salute delle future mamme della zona di Wolisso. Uno per cento Onlus ha infatti firmato l’accordo per il finanziamento della costruzione della nuova casa d’attesa di Obi, vicino a Wolisso, dove è già presente un centro di salute gestito dal Cuamm.

Una casa d’attesa è una struttura dedicata all’accoglienza delle donne nelle ultime settimane di gravidanza, per garantire loro la possibilità di trovarsi in un ambiente sicuro al momento del parto. Le case d’attesa, infatti, sono costruite nei pressi di centri di salute attrezzati per il parto, per incentivare le donne a programmare per tempo lo spostamento da casa, prima che inizi il travaglio, per trovare lì ospitalità e cure adeguate, senza il rischio di dover partorire in casa o, peggio, lungo la strada.

Uno per cento Onlus è un’associazione senza fini di lucro, che si propone di finanziare e promuovere attività umanitarie sia in Italia che all’estero. In passato l’organizzazione ha già sostenuto la costruzione di tre centri di salute nel distretto di Wolisso. Il nuovo progetto per cui ha deciso di impegnarsi è dedicato al ricordo di Otello Capeleto, ideatore di Uno per cento Onlus, fermamente convinto dell’importanza di devolvere almeno l’1% dei propri guadagni alla costruzione del benessere delle comunità più svantaggiate.

Le case d’attesa, già sperimentate dal Cuamm in altri paesi d’intervento, sono un importante strumento per garantire alle donne l’accesso al parto sicuro. Quella di Obi permetterà di espandere ulteriormente il servizio e valorizzare la rete dei centri di salute attrezzati per il parto, per concentrare nell’ospedale di Wolisso solo i parti complicati e per raggiungere ancora più donne.

Una nuova priorità per il miglioramento del sistema sanitario dell’Etiopia, uno dei quattro paesi in cui il Cuamm interviene con il progetto “Prima le mamme e i bambini”, dedicato proprio alla tutela della salute delle future madri e dei neonati.

Secondo uno studio realizzato nel 2013 proprio dal Cuamm nelle comunità di Wolisso, Goro e Wonchi, meno della metà delle donne conosce il numero minimo delle visite prenatali da effettuare nel corso della gravidanza, appena il 23% è in grado di capire se la propria gravidanza presenta segnali di complicanza e solo il 13% si può dire preparato al parto. Medici con l’Africa Cuamm opera in Africa proprio per ridurre questi numeri, per garantire l’accesso al parto sicuro e il diritto alle cure per tutti.

I lavori per la costruzione della struttura saranno seguiti da un logista locale di Medici con l’Africa Cuamm, che si impegnerà anche a inviare un medico espatriato per il coordinamento e la supervisione delle attività cliniche collegate alla nuova casa d’attesa. Tutti i costi legati al progetto saranno sostenuti da Uno per cento Onlus.

 

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