Collaborazione e confronto continuo con i colleghi locali e dialogo con le comunità. Sono questi gli elementi fondamentali del duro lavoro del Cuamm in Sierra Leone, il cui valore è stato riconosciuto dal Ministero della Salute della Sierra Leone da World Bank in occasione di un importante convegno organizzato a Freetown la scorsa settimana.

Il nostro staff in Sierra Leone infatti è stato invitato a partecipare al meeting di lancio della nuova strategia del Ministero della Salute della Sierra Leone sul tema della salute riproduttiva, materna, neonatale e degli adolescenti. Temi da sempre prioritari per il Cuamm, che proprio nel 2017 in Sierra Leone darà il via a programma “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni”, dedicato proprio alla tutela della salute materno-infantile e al corretto sviluppo dei bambini.

L’evento è stato anche l’occasione per il lancio del nuovo programma di World Bank “Global Financing Facilities”, collegato a “Every Woman Every Child”, che punta a migliorare in Sierra Leone la qualità dei servizi offerti per la salute materno-infantile.

All’evento abbiamo potuto presentare la nostra esperienza e le buone pratiche sviluppate nella gestione delle emergenze ostetriche e pediatriche nel distretto di Pujehun, dove lavoriamo dal 2012.

Enzo Pisani, coordinatore sanitario dell’intervento del Cuamm in Sierra Leone, ha parlato del lavoro svolto in questi anni per sviluppare un call center e un sistema di ambulanze attivo ininterrottamente per il trasporto in ospedale delle donne con parti complicati. Un sistema messo in piedi da zero, che si affianca ad altri esperimenti, come quelli del voucher per il trasporto dei bambini malati in ospedale. Alcuni membri della comunità, che possiedono una motocicletta, si rendono disponibili a trasportare i bambini malati urgenti, venendo pagati dai genitori dei bambini attraverso dei voucher garantiti dal Cuamm.

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