Nel novembre del 2015, su invito del Ministro della Sanità della Sierra Leone, Medici con l’Africa Cuamm ha deciso di intervenire a supporto del principale ospedale materno-infantile del paese nella capitale Freetown: il Princess Christian Maternity Hospital (PCMH).

La sua collocazione mette l’ospedale al centro di un bacino d’utenza superiore a 1 milione di persone. L’ospedale è l’unica struttura sanitaria del distretto in grado di offrire in modo continuativo i servizi di assistenza alle emergenze ostetriche di tipo comprensivo, cioè che garantiscono assistenza nel caso di emergenze ostetriche e neonatali maggiori.

Il Cuamm è intervenuto presso la struttura con l’obiettivo iniziale di rafforzare il ruolo del PCMH come ospedale di riferimento per le emergenze ostetriche e neonatali.

 

Assistenza tecnica e supporto alla direzione

L’intervento del Cuamm è iniziato a marzo 2016 con l’invio di un medico, il dottor Giovanni Del Frate, con funzioni di supporto alla direzione dell’ospedale. Successivamente, a giugno 2016, sono stati inviati altri due medici specialisti in ginecologia per dare supporto alle attività cliniche e realizzare la formazione direttamente in reparto al personale locale sul trattamento delle emergenze ostetriche. Uno dei ginecologi ha inoltre avviato il servizio di ecografia presso l’ospedale.

Così come è attivato e funziona il servizio di banca del sangue.

 

Formazione del personale

Grazie all’invio di personale medico specialistico, si sono realizzati corsi teorici e pratici di formazione su:

  • ecografia: formati 23 operatori sanitari.
  • Suture, strumentario chirurgico, prevenzione delle infezioni: 47 partecipanti dello staff sanitario formati.

 

Fornitura di materiale

Nel corso del 2016 si è fornito il seguente equipaggiamento sanitario:

  • 2 cardiotocografi per migliorare il monitoraggio durante il parto;
  • 2 ecografi, uno per sala parto e uno per l’ambulatorio per migliorare la dignostica prenatale e durante il parto;
  • 1 lampada scialitica per la sala operatoria;
  • 5 set di ferri chirurgici per il taglio cesareo e 3 set per l’isterectomia totale;
  • 2 letti ginecologici per il servizio prenatale ed ecografico;
  • doppler fetali;
  • si è provveduto all’acquisto di farmaci di uso corrente o di più difficile reperibilità, cateteri e materiale sterile monouso da impiegare in caso di emergenze, misuratori per la pressione, saturimetri, monitor per registrare le funzioni vitali da inserire nei reparti con pazienti critiche o post-operatorie.

 

Miglioramento dell’edificio

Si è intervenuti per riparare le carenze infrastrutturali, idrauliche e di approvvigionamento di energia dell’ospedale attraverso:

  • riparazione del tetto del padiglione prenatale;
  • creazione di un impianto supplementare di adduzione dell’acqua per sala operatoria con costruzione di una nuova torretta e serbatoio. Questo secondo impianto è stato costruito per supplire alle carenze di acqua nelle sale operatorie che venivano colmate con l’arrivo di un camion cisterna. L’impianto è stato costruito in parallelo a quello esistente per una maggiore efficacia e per garantire 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 acqua corrente.
  • ristrutturazione dell’ufficio per il Monitoraggio e la Valutazione;
  • ristrutturazione del bagno dei medici della sala operatoria;
  • manutenzione dello spogliatoio del personale sanitario di sala operatoria;
  • riabilitazione del servizio di lavanderia con sostituzioni di lavatrici e asciugatrici e la ristrutturazione del locale.

 

Cosa vogliamo fare nel 2017

Nel 2016 si sono raggiunti importanti traguardi. Ma molto altro rimane da fare nel 2017 per dare continuità all’intervento, consolidare ed incrementare ulteriormente la qualità dei servizi offerti e i risultati sin qui ottenuti.

Mantenendo saldo l’obiettivo di rafforzare il ruolo del PCMH come ospedale di riferimento per le emergenze ostetriche e neonatali, nel 2017 si prevedono le seguenti attività:

  • confermare presso l’ospedale la presenza di un medico specialista esperto in gestione ospedaliera e di due medici specialisti in ginecologia.
  • formare il personale sulla gestione corretta del parto vaginale assistito con ventosa ostetrica, sull’uso corretto degli antibiotici, l’asepsi in sala operatoria e sala parto, le emorragie post partum ante partum, pre-eclampsia ed eclampsia.
  • fornire farmaci, equipaggiamenti e materiali di consumo a sostegno delle accresciute attività sanitarie per evitare rotture, interruzioni nelle forniture e garantire scorte adeguate.
  • ristrutturare i sette reparti di degenza, che ospitano ognuno dai 20 ai 25 posti letto: tinteggiatura, ripiastrellatura, infissi; sostituzione di sanitari, lavabi e rubinetteria; impianto elettrico.
  • ampliare la “Sterilization Unit” (Unità di sterilizzazione), per l’impacchettamento degli strumenti e la preparazione dei cestelli con i ferri chirurgici.
  • sostituire e riparare tutte le porte basculanti interne al blocco operatorio;
  • realizzare campagne di sensibilizzazione presso le comunità residenti per sensibilizzare sulla donazione di sangue.

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