Erano centinaia gli studenti universitari che hanno letteralmente riempito la sede del Cuamm, lo scorso 6 maggio. Il “Cuamm Spring Party” è diventato ormai un momento atteso e ben noto alla popolazione universitaria, che si raduna nel grande cortile di via San Francesco 126 per una serata all’insegna del divertimento, della musica, ma anche della solidarietà e della riflessione.
Tutto organizzato a dovere dagli studenti del collegio Cuamm che, dividendosi i compiti e collaborando tutti, riescono a offrire una bella occasione di incontro ai loro amici.
«Si tratta di una grande festa, organizzata da noi studenti del collegio, il cui ricavato è devoluto in beneficenza, per sostenere alcuni progetti promossi dalla Ong – spiega Elita Zamperetti, una delle studenti del collegio. Un gruppo di studenti progetta e si occupa della logistica, pensata e preparata per settimane, ma poi ad ognuno è richiesta la sua parte. Nei giorni precedenti l’evento, si respira il grande clima di condivisione che spinge ogni studente del collegio a darsi da fare per la migliore riuscita possibile. Anche quest’anno siamo riusciti a rendere la festa un momento speciale. Tutto era pronto e organizzato nel dettaglio, nonostante la tensione, la voglia di divertirci e soprattutto il desiderio di far divertire era il motore dei nostri lavori. Oltre ogni nostra aspettativa è andata benissimo, ci siamo messi in gioco per un grande obiettivo e lo abbiamo raggiunto. Abbiamo voluto anche cercare di sensibilizzare i partecipanti, far capire loro dove si trovavano in quel momento».
Uno dei momenti più suggestivi è stato quando dal maestoso loggiato che domina il cortile del Cuamm sono stati calati 7 teli uno per ciascun paese in cui Medici con l’Africa Cuamm opera.
«Per pochi istanti, l’intero pubblico si è fermato e volgendosi verso il loggiato da cui sono stati calati dei teli neri che riportavano scritte alcune parole chiave, che muovono la grande missione che ogni giorno il Medici con l’Africa Cuamm porta avanti: bisogno, deboli, salute, cooperazione, parti… E poi improvvisamente un grande cambio di scena: i teli neri sono stati ompletati con altrettanti teli colorati, come a formare un grande arcobaleno con su scritto il nome dei 7 paesi in cui il Cuamm opera. Un applauso sentito, profondo ha completato l’opera! Poi ognuno è tornato al divertimento, ma con una consapevolezza in più: di essere in questo posto per un motivo, e di aver contribuire, con qualunque mezzo, al bene dei meno fortunati. Una serata perfetta, ricca di emozioni e di impegno, in cui ognuno di noi si è sentito parte di questa grande famiglia».