Carissimi,

«La forza devastante del ciclone Idai ha scoperchiato i tetti delle nostre case e tutto quello che c’era dentro è stato danneggiato dall’acqua: libri, computer, suppellettili. Anche il tetto dell’Università è stato completamente scoperchiato. Molte aule non possono essere usate e questo rende difficili le lezioni. La maggior parte di noi studenti ha perso il proprio computer e i libri; così la biblioteca è molto affollata, ma anche alcuni suoi libri sono danneggiati. In questa situazione studiare è molto difficile. Il centro di salute, annesso alla Facoltà, è rimasto chiuso e questo pesa molto sulla nostra comunità, perché l’assistenza sanitaria è gravemente ridotta».
Così racconta uno degli studenti della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Beira, in Mozambico, alla cui nascita e crescita il Cuamm ha contribuito con tante fatiche. Proprio perché sentiamo nostra tanta sofferenza, distruzione e morte, questa Pasqua 2019 è una spinta all’impegno, urgente, dedicato, tenace di contribuire alla “rinascita” di questa città, di questa gente, perché siano assicurati come e meglio di prima servizi, cure, formazione. Questo è l’augurio per il Mozambico e per ciascuno di noi.

Buona Pasqua!!

D. Dante

PS. Se vuoi augurare una Buona Pasqua con un messaggio di speranza per il Mozambico, invia una e-card dalla sezione del sito di Medici con l’Africa Cuamm.

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Foto: studenti della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Beira durante una lezione nell’Aula Magna che ha il tetto scoperchiato

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