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«Bisogna riabituare la gente a recarsi in ospedale, e a non scappare quando vede un’ambulanza, perché qui muoiono 1.360 madri ogni 100mila parti».

Questo lo scenario del dopo-ebola raccontato da Enzo Pisani, storico medico Cuamm da 37 anni in Africa, a Pietro Del Re, che ne ha fatto un reportage uscito il 23 novembre su La Repubblica.

Oggi in Sierra Leone, nonostante tutto, ci deve essere spazio per la speranza, come racconta Ansumana, giovane studente di ingegneria:

«Il bicchiere mezzo pieno è che dopo il lungo terrore provocato da un virus che si propagava come un incendio di foresta, stiamo finalmente ricominciando a vivere. Oggi possiamo uscire di casa senza paura, abbracciare nuovamente i nostri cari e ritrovarci con gli amici».

Il reportage è il frutto del viaggio compiuto da Pietro Del Re tra Freetown, Lunsar e Bonthe, per osservare e raccontare anche i nostri progetti in corso nel Paese. Grazie alle foto di Nicola Berti, spazio alle storie dei nostri medici in Sierra Leone, che durante e dopo Ebola sono sempre rimasti a fianco della gente.

 

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