Di poco inferiori a 500 nel 2009, cresciuti sino a raggiungere i 1.089 del 2012 e i 1.461 del 2014: sono questi i numeri dei parti assistiti nell’ospedale di Yirol e presentati oggi, 25 febbraio 2015, nel corso di un workshop a Juba, capitale del Sud Sudan, davanti a una platea composta da Ministero della Salute e autorità sud sudanesi, Ong e donatori.
Nel più giovane stato africano, straziato da 2.054 morti ogni 100.000 nascite (fonte: Household Survey for Health, 2006), questi risultati premiano il lavoro di squadra di Medici con l’Africa Cuamm, Ministero della Salute sud sudanese e Health Pooled Fund.
Il workshop parte proprio dalla condivisione delle buone pratiche realizzate nello Stato dei Laghi, dove Cuamm e HPF lavorano fianco a fianco per salvare mamme e bambini, arrivando a coinvolgere Ministero e nuovi partner in un percorso di sviluppo che vede la cura delle emergenze ostetriche estesa a tutto il Paese.
“Nello stato con un tasso di mortalità materna tra i più alti del mondo, – sottilinea Chiara Scanagatta, rappresentante Cuamm in Sud Sudan – la gravidanza diventa un momento di grande preoccupazione per le donne, ma un’ambulanza che presta servizio in un’area rurale, lontana da tutto, può aiutare a vivere la maternità e il parto con più tranquillità”.
Nel distretto di Yirol West, Stato dei Laghi, strade piene di buche e inondate durante la stagione delle piogge rendono infatti quasi impossibile il più semplice degli spostamenti verso l’ospedale di contea. A noi, così lontani da quelle strade, può sembrare banale ma una rete di telefoni cellulari, un’ambulanza e la disponibilità costante di assistenza sanitaria di qualità hanno permesso un aumento del 100% in tre anni del numero dei parti in ospedale, come riportato nello studio del Cuamm “A hospital-centred approach to improving Emergency Medical Care in South Sudan” presentato oggi a Juba (clicca qui per leggere il documento, realizzato dalla dr.ssa Lavinia Groppi nel 2012 in collaborazione con il Ministero della Salute dello Stato dei Laghi e l’ospedale di Contea di Yirol).
Medici con l’Africa Cuamm lavora a Yirol dal 2006, quando i primi operatori giunsero all’ospedale all’epoca abbandonato e non utilizzato dalla popolazione. Negli anni, grazie ai finanziamenti della Protezione civile italiana, della Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri di altri donatori, l’ospedale è diventato un fiore all’occhiello della sanità sud sudanese grazie anche alle recenti aperture di un centro di formazione, di un ambulatorio esterno, della farmacia, del laboratorio e del reparto di Pediatria.
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