Inaugurato ieri ad Abidjan, Costa d’Avorio, un nuovo reparto maternità nel centro sanitario urbano di Anonkoua Kouté, distretto di Abobo, grazie all’impegno congiunto di Medici con l’Africa Cuamm, Eni Costa d’Avorio e U.R.S.S.C.I. – l’Unione dei religiosi e delle religiose della Costa d’Avorio.
La struttura, gestita dalla Congregazione delle suore della Provvidenza e parte della rete U.R.S.S.C.I., è uno dei centri del distretto in cui si registra il maggior numero di nascite: circa 3.700 l’anno. Con il supporto alla struttura e l’inaugurazione dei nuovi spazi dedicati alla maternità, l’intervento mira a soddisfare uno degli obiettivi del piano strategico nazionale: garantire l’accesso gratuito e semigratuito alle cure in tutto il Paese, con una particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili, in particolare donne e bambini.
La cerimonia si è svolta il 17 ottobre 2024 dalle ore 14:00 presso l’Unità sanitaria urbana comunitaria di Anonkoua Kouté, Abobo, Abidjan. Presenti, insieme a Cuamm, il Dr. Kpaho Bernard – Ispettore Generale della Salute, in rappresentanza del Ministero della Salute, dell’Igiene Pubblica e della Copertura Sanitaria Universale, Yao Gnamien Beugré – Vice sindaca di Abobo, Dott.ssa Kadja Adjoba Françoise del Dipartimento della salute comunitaria e della promozione della salute e Luca Faccenda – Direttore Generale Eni Costa d’Avorio.
«Desidero ringraziare i partner finanziari e tecnici che hanno contribuito a questo progetto, in particolare l’ong Medici con l’Africa Cuamm e Eni Costa d’Avorio. – ha dichiarato Dr Kpaho Bernard, Ispettore Generale della Salute in rappresentanza del Ministro della Salute nel corso della cerimonia. – L’edificio che oggi inauguriamo contribuirà infatti a migliorare l’accesso a servizi materni, neonatali e infantili di qualità avvicinando il Ministero della Salute agli obiettivi strategici del Piano nazionale di sviluppo sanitario».
Il distretto di Abobo, che ospita circa 1,5 milioni di persone e ha la più alta densità di popolazione della Costa d’Avorio, presenta infatti grandi sfide in termini di accesso a servizi sanitari materno-infantili di qualità. La nuova unità di maternità, che conta 4 stanze per i ricoveri post-partum e una sala per le visite prenatali, fornirà un supporto essenziale alle donne incinte, alle madri e ai neonati, migliorando l’accesso e la qualità dei servizi sanitari e riducendo la pressione sulle strutture sanitarie di livello superiore. Assicurerà inoltre un’adeguata assistenza prenatale, migliorerà le condizioni del parto e garantirà un’assistenza post-parto di qualità, contribuendo così a ridurre la mortalità infantile e materna.
Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso la formazione e il potenziamento delle capacità degli operatori sanitari, l’equipaggiamento e il miglioramento del sistema di riferimento dei pazienti verso le strutture sanitarie, la ristrutturazione dei locali esistenti e la costruzione di nuovi edifici sanitari.
«È con grande orgoglio che vediamo oggi il raggiungimento concreto di uno dei nostri risultati nell’ambito di questo ambizioso obiettivo, al centro delle priorità del Ministero della Salute. – ha detto Anna Cavestro, Rappresentante Paese Cuamm in Costa d’Avorio. – Grazie all’impegno portato avanti con i nostri partner e alla determinazione delle autorità nazionali, siamo stati in grado di tradurre questa visione in azioni tangibili».
La costruzione del reparto maternità rientra all’interno del progetto “Salute per tutti” promosso da Medici con l’Africa Cuamm in collaborazione con Eni Costa d’Avorio e U.R.S.S.C.I. L’obiettivo di questa iniziativa è contribuire a migliorare la qualità e l’accesso all’assistenza sanitaria per le popolazioni svantaggiate del Paese, promuovendo l’integrazione nel sistema sanitario nazionale di strutture sanitarie private gestite da organismi religiosi.
L’IMPEGNO IN COSTA D’AVORIO
Il 2023 ha visto Medici con l’Africa Cuamm impegnata in missioni di valutazione e incontro delle autorità locali, per l’esplorazione e la conoscenza di un nuovo paese, la Costa d’Avorio, con il supporto ad alcune realtà cattoliche già presenti e i primi passi per porre le basi di una presenza strutturata. L’intervento del Cuamm si è concentrato su alcune azioni principali: il supporto e il coordinamento del network dell’U.R.S.S.C.I (Unione dei religiosi per la salute e la coesione sociale in Costa d’Avorio), dove sono riunite tutte le congregazioni cattoliche presenti nel paese, e il suo riconoscimento giuridico, come soggetto unico, presso le autorità locali; opere di ristrutturazione ed equipaggiamento con farmaci e materiale sanitario che hanno coinvolto in maniera diretta 13 centri di salute e la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario, attraverso alcuni corsi realizzati in 71 centri di salute di 9 diverse regioni.