Venerdì 18 settembre si è concluso a Maputo un evento scientifico senza precedenti che ha visto la partecipazione di oltre mille iscritti, delegazioni internazionali insieme alle principali istituzioni e organizzazioni impegnate nella sfida per lo sviluppo sanitario del Mozambico.
Giunte quest’anno alla quindicesima edizione, le “Giornate della Salute” si sono svolte dal 16 al 18 settembre 2015, a ridosso della celebrazione del quarantesimo anno d’indipendenza del Mozambico. All’apertura delle giornate, il Ministro della Salute Nazira Abdula ha invitato i partecipanti e quanti impegnati nel settore della salute:
«a perseverare nella promozione e divulgazione delle evidenze scientifiche in una prospettiva critica ed analitica».
Medici con l’Africa Cuamm, in collaborazione con l’Università Cattolica del Mozambico e dell’Ospedale Centrale di Beira, si è fatto portavoce di quattro progetti di ricerca in ambito della salute materno-infantile e dell’intervento comunitario.
«È un onore per me, in questa importante occasione, poter rappresentare il Cuamm e presentare parte del lavoro svolto finora – spiega il dott. Damiano Pizzol -. L’entusiasmo, il desiderio di confronto e la voglia di crescere che si respirano in queste giornate scientifiche rappresentano un ulteriore stimolo ad impegnarsi in collaborazioni con le istituzioni locali per promuovere una ricerca genuina, sostenibile e di qualità».
Durante le giornate è stato affrontato il tema della prevenzione e dell’educazione alla salute dei giovani mediante gli interventi comunitari. La dott.ssa George Alexandra, responsabile Cuamm dell’area comunitaria commenta:
«Da anni il Cuamm sta promuovendo due principali attività a livello comunitario: la promozione della salute dei giovani con particolare attenzione alla tematica dell’HIV e dell’educazione alimentare. Ascoltare oggi che queste due tematiche saranno tra le principali attività promosse a breve termine dal Ministero della Salute indica che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta».
Una strada ancora lunga, da percorrere facendo i conti con la fragilità di un Paese con risorse limitate, ma guardando con fiducia ad una meta ambiziosa da raggiungere con perseveranza, determinazione e coraggio.
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