“Come sarei capace di dare il mio contributo per lungo tempo in un ambiente così diverso dalle mie abitudini, meno sofisticato, meno esigente? Come deve’essere relazionarsi con questa gente abituata all’essenziale, ad avere poco e a sorridere tanto alla vita, ad affidarsi al cibo che la terra produce in modo naturale?”

Inizia così Agostino Lessio, presidente del Comitato dei gruppi di Medici con l’Africa Cuamm e membro del gruppo Cuamm con Sara per l’Africa, a ricordare il viaggio in Etiopia dello scorso settembre. Un fiume in piena, il suo, dove scorrono ricordi e riflessioni a dare nuovo slancio alle attività che lo vedono impegnato ad accorciare le distanze tra Italia e Africa.

Attivo su tutto il territorio locale, Cuamm con Sara per l’Africa è stato infatti fondato oltre 13 anni fa in ricordo di Sara Lessio, aspirante medico, che perse la vita in un incidente stradale. Da allora i volontari hanno continuato a sensibilizzare il territorio dell’alto vicentino sul tema dell’Africa e del diritto alla salute delle popolazioni più povere.

A settembre Agostino è tornato in Africa, in visita ai progetti del Cuamm in Etiopia, con una piccola delegazione di amici e volontari: i medici Francesco Baggio e Laura Legnani (Gruppo Cuamm Varese), Irma Rigoni (Gruppo Cuamm Milano), Maria Castigioni e Paolo dalla Zuanna (Università di Padova).

Testimonianza Agostino Lessio

Il gruppo in visita nelle sedi dei progetti incontra i volontari del Cuamm

Il significato di questo viaggio è affidato alle parole di Agostino:

Sono rientrato in Italia con un desiderio ancora più profondo di dare il mio contributo di impegno a Medici con l’Africa Cuamm. Dopo la scomparsa di Sara, nei primi contatti per avviare il gruppo di appoggio di Bassano, Marostica e Asiago, il nostro caro Don Luigi Mazzucato ci spronava a inviare, appena possibile, qualcuno a visitare e a prendere contatto con questa realtà africana e con i volontari del Cuamm. Ancora una volta, di ritorno dall’Africa, sono convinto che avesse ragione.

Solo qui ti rendi conto di persona dei bisogni ma anche delle potenzialità e della serenità di queste persone, sfortunate a vivere in queste terre così ricche e altrettanto defraudate.

Penso che Sara, già innamorata dell’Africa, se avesse potuto andarci, avrebbe esaudito il suo sogno. “Ma Lei c’è”, come dicono Don Luigi e Don Dante Carraro, tramite l’impegno e le mani dei suoi amici, dei colleghi e dei famigliari; è così che realizza questo suo desiderio.

Nei giorni trascorsi in Etiopia ho pensato molto anche al gruppo di appoggio di Bassano che in questi anni ha fatto molto per far conoscere il Cuamm nel territorio in cui opera. Il futuro ci chiede di continuare, di rinforzarci, di riorganizzarci perché ciò che facciamo “con” l’Africa arricchisce interiormente anche noi. Sono infine profondamente convinto che aiutare le persone ad andare a visitare i Paesi africani con questo spirito, sia il modo più concreto ed efficace per aumentare in Italia questa benemerita opera di solidarietà che per noi è sostenere Medici con l’Africa Cuamm.

La dignità della persona, la solidarietà e la giustizia può essere implementata in quei luoghi anche dall’Italia. È l’altra faccia della nostra fede: prega e lavora, approfondisci e metti in pratica, sii ricco dentro ma anche testimone.

A Bassano Medici con l’Africa Cuamm sarà presente martedì 14 aprile alle ore 20.30, quando la Libreria Palazzo Roberti ospiterà l’incontro del direttore Mario Calabresi con il suo nuovo libro “Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa”. Vai alla pagina dedicata all’evento per le informazioni utili

 

 

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