La febbre di Marburg è una febbre emorragica virale, molto simile all’Ebola.

Le febbre emorragiche virali costituiscono un gruppo di malattie sistemiche, virali, febbrili, caratterizzate da inizio acuto e improvviso.

Per le infezioni da virus Marburg il periodo di incubazione può variare da 3 a 9 giorni e la sintomatologia si manifesta inizialmente con febbre, malessere generale, cefalea, mialgie, faringite, cui fanno seguito vomito, diarrea, eruzione maculopapulosa, coinvolgimento epatico e renale e diatesi emorragica. Nel caso delle forme sostenute dal virus Marburg la letalità è pari al 25%-30%.

Il virus Marburg è stato finora identificato in occasione di 4 focolai epidemici circoscritti in Germania, Jugoslavia, Zimbabwe e Kenya. Presumibili serbatoi e sorgenti dell’infezione sono primari non umani, roditori, pipistrelli, artropodi.

Il virsu Marburg è stato classificato come agente biologico di gruppo 4 (direttiva CEE 93/88): agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituire un serio rischio per i lavoratori; può rappresentare un serio rischio di propagazione nella comunità. Non sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche (rischio elevato a livello individuale e collettivo)

È possibile la trasmissione interumana per contatto con sangue, secrezioni, organi, liquido spermatico; si sono verificate infezioni nosocomiali e infezioni tra il personale di laboratorio a contatto con animali da esperimento

 

 Leggi il numero di Cuamm Solidarietà dedicato all’epidemia di Marburg e a Maria.

 

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