Roberto Allegro è pronto per partire per la Norvegia, dove sabato 6 agosto affronterà l’impresa del Norseman Xtreme Triathlon. Quasi quattro chilometri a nuoto, 180 in bicicletta e una maratona finale che termina a 1.800 metri di altitudine, sfidando le intemperie e un clima che va dai 14 gradi della partenza ai 2 dell’arrivo. Partenza all’alba, 14 ore di gara previste, con una buona causa a fare da sprone contro la fatica: la raccolta fondi a favore dell’unità malnutriti di Medici con l’Africa Cuamm a Wolisso, in Etiopia.
Roberto è padovano, ha 41 anni, vive e lavora a Firenze da cinque anni e da otto anni si è avvicinato al triathlon. Questa è la prima raccolta fondi che fa in occasione di una delle sue imprese sportive.
«Volevo fare qualcosa per chi ha più bisogno, legando l’impresa anche alla mia città di origine – spiega –. Il triathlon è una disciplina bellissima, ma facendo questo tipo di sport si dedica molto più tempo a sé stessi che agli altri. Io invece sono sempre stato attivo nel sociale, volevo che anche questa mia passione sportiva potesse servire a chi è in difficoltà. Così ci è venuta l’idea di lanciare una raccolta fondi legata alla mia gara: puntiamo a raccogliere 1.500 euro per sostenere l’unità per bambini malnutriti di Wolisso, in Etiopia. Ne abbiamo già raccolti 1.159, manca poco, ma in tanti possiamo fare ancora di più!»
Roberto ha passato gli ultimi sei mesi a prepararsi alla gara, passando tra le 10 e le 18 ore a settimana tra nuoto, corsa, bicicletta e palestra. In Norvegia correrà la gara potendo fare affidamento su un team composto dal fratello e da altri tre amici, tutti padovani.
«Mi sento responsabilizzato: molti amici mi stanno sostenendo in questo progetto, anche con piccole donazioni. Questa volta più che mai sento il desiderio di finire bene la gara, per dare soddisfazione a chi sta credendo nella mia impresa. Il triathlon è uno sport che richiede attitudine all’organizzazione e al sacrificio, penso che sia una cosa che mi accomuna allo spirito del Cuamm: pianificare, porsi obiettivi importanti. Non si va da nessuna parte senza organizzazione e spirito di squadra».
Fai la tua parte
Dalla Norvegia per l’Etiopia: scopri di più sulla raccolta fondi di Roberto su La Rete del Dono