Medici con l’Africa Cuamm presenta il 13 e 14 aprile a Londra i risultati del progetto pilota “Beneficiary Feedback Mechanism”, realizzato in Tanzania grazie al sostegno di DFID (Department For Intenational Development) – l’agenzia per la cooperazione allo sviluppo del Regno Unito – e di World Vision.
Il progetto si proponeva di sfruttare l’uso di approcci innovativi, tra cui anche quello della tecnologia mobile, per raccogliere feedback spontanei dalla popolazione sull’intervento sanitario di Medici con l’Africa Cuamm nel distretto di Iringa, per il periodo tra agosto 2014 e marzo 2016. Grazie all’uso del software open source “Frontline SMS” è stato possibile raccogliere messaggi e chiamate dall’area coinvolta: ricordare alle donne delle visite pre-natali o delle vaccinazioni dei propri bambini; raccogliere direttamente dai destinatari la loro voce, i loro input, la valutazione del servizio offerto.
Sono stati 16 i villaggi coinvolti nella regione di Iringa, per un totale di 42.000 abitanti, in un’area rurale della Tanzania in cui il 60% delle famiglie ha un telefono cellulare. Buono il riscontro della popolazione che, oltre al numero verde, ha avuto a disposizione anche altri strumenti per esprimere in maniera anonima il proprio parere sulla qualità dei servizi sanitari, come delle cassette delle lettere apposite distribuite sul territorio.
Un progetto innovativo, quindi, i cui risultati e le buone pratiche emerse saranno presentati in un workshop di due giorni nella Central Hall Westminster di Londra, insieme a quelli delle altre Ong coinvolte oltre a Medici con l’Africa Cuamm, in altre zone di intervento in Africa e Asia.
Nel raccogliere feedback spontanei sull’intervento sanitario, il progetto “Beneficiary Feedback Mechanism” ha fatto emergere anche, inaspettatamente, segnalazioni su più ampie problematiche sociali, come casi di casi di violenza di genere, al di fuori delle strutture sanitarie. Segnalazioni che il Cuamm ha prontamente indirizzato alle autorità competenti.
I feedback ricevuti sono stati utili per l’intervento di miglioramento della qualità dei servizi materni e neonatali condotto nella stessa regione che prevedeva anche la costruzione di una casa d’attesa per le donne incinte. Oltre ai feedback strettamente riguardanti l’intervento sanitario (preparazione e disponibilità del personale, presenza dei farmaci e del materiale), agli operatori del Cuamm sono arrivati anche molti apprezzamenti per il lavoro svolto dall’organizzazione.
La tecnologia si è dimostrata uno strumento utile per dare voce ai beneficiari degli interventi e renderli protagonisti del miglioramento delle proprie condizioni, non solo il di salute, collaborando in maniera attiva al miglioramento dei servizi a cui hanno accesso.