Continua senza sosta il nostro impegno per aiutare gli sfollati della Contea di Mundri East, in Sud Sudan. Da quando lo scorso maggio si è verificata un’escalation di violenza che ha costretto gran parte della popolazione a cercare rifugio lontano dalle proprie abitazioni, stiamo lavorando in piena collaborazione con le autorità locali per rispondere alle emergenze chirurgiche e ostetriche presso l’ospedale di Lui e ci stiamo facendo carico della fornitura e distribuzione di farmaci e materiale di consumo.

Fabio Manenti, medico e responsabile dei progetti di Medici con l’Africa Cuamm, recentemente in missione in Sud Sudan racconta:

«Dopo 4 anni dall’indipendenza del Paese c’è un grande sviluppo, nuove infrastrutture, grande movimento. In apparenza sembra tutto calmo.  Sappiamo però che l’inflazione è alle stelle, la svalutazione della moneta è galoppante, le banche sono in sciopero… Sembra la “quiete prima della tempesta!”  E in un contesto così fragile e difficile, il nostro impegno come Cuamm rimane quello di portare aiuto ai più poveri. Penso agli sfollati di Lui, da mesi senza riserve di cibo, lontani dall’attenzione dei grandi della terra, ma così reali e concreti per i nostri medici, infermieri, cooperanti impegnati in prima linea».

Indispensabile per il nostro intervento è stato l’avvio con le autorità sanitarie locali di una valutazione della situazione degli sfollati, per tracciare un quadro più preciso dei loro bisogni e della loro presenza nella Contea. La valutazione ha riguardato le località di Lozoh e Witto, dove sono stati stimati circa 14.000 sfollati provenienti per lo più da Mideh, Buagyi, Lanyi e Lui, dove erano state saccheggiate case, mercati e unità sanitarie. La loro presenza ha portato ad un aumento del numero di casi di malaria e di diarrea anche in considerazione delle condizioni igieniche sempre più precarie causate dal sovraffollamento.

Di fronte a questa grave crisi umanitaria, abbiamo pianificato un intervento rivolto sia alle comunità che alle unità sanitarie della Contea. Dallo scorso ottobre un team composto da personale dell’ospedale di Lui, vaccinatori e operatori delle unità sanitarie locali, hanno realizzato delle campagne di cliniche mobili (outreaches) per portare agli sfollati beni di prima necessità e coinvolgerli in sedute di educazione sanitaria, vaccinazioni e screening dello stato nutrizionale, in particolare dei bambini.

Da ottobre a novembre siamo riusciti ad effettuare:

  • 475 vaccinazioni (soprattutto contro il morbillo);
  • 270 visite pediatriche e 557 visite ad adulti;
  • 549 screening nutrizionali.

Nonostante la situazione sia ancora instabile, riusciamo ora a svolgere con maggiore regolarità le attività nel territorio e a distribuire materiale sanitario, zanzariere trattate e vaccini alle unità sanitarie in funzione e allo stesso ospedale di Lui. Segnali positivi si avvertono anche nella comunità: pian piano le persone rifugiate stanno rientrando nelle proprie case, anche per trascorrere la notte.

Leggi anche il comunicato “In Sud Sudan gli sfollati rischiano la fame”

In questo contesto di estrema fragilità, il tuo piccolo aiuto riduce le sofferenze e riporta la speranza.

Ad esempio, con:

50 euro doni a una famiglia un “kit emergenza” con cibo, coperte, bacinella e sapone
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100 euro assicuri 10 zanzariere per prevenire la malaria
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500 euro copri i costi di una giornata di missione di una clinica mobile per somministrare vaccini, visite prenatali e controlli dello stato nutrizionale dei bambini
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Puoi donare anche con

  • c/c postale 17101353 intestato a Medici con l’Africa Cuamm
  • IBAN: IT 91H0501812101000000 107890 per bonifico bancario presso Banca Popolare Etica, PD

 

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