Noi di Medici con l’Africa Cuamm, con l’aiuto di tanti, siamo accanto a questa gente da 10 anni. Abbiamo messo energie, professionalità, passione nel riabilitare ospedali e centri di salute e, insieme alle strutture, ricostruire la fiducia delle persone in un futuro migliore. La situazione attuale, data dal combinato di una potente siccità e da una situazione di instabilità politica che non trova risoluzione, sta mettendo in estremo pericolo un contesto di per sé già fragilissimo. E non possiamo stare a guardare. La crisi si concentra nell’ex Stato di Unity con conseguenze gravissime per le condizioni della popolazione di quell’area e e delle zone vicine in cui si rifugia chi scappa dal conflitto alla ricerca di assistenza e cura.

È il caso della contea di Panyijar, la punta meridionale di Unity. Il suo territorio fatto di paludi e acquitrini l’ha protetta dai combattimenti maggiori e ha offerto un nascondiglio agli sfollati. Ma il nascondiglio rischia di trasformarsi in una trappola che impedisce lo sviluppo di servizi assistenziali capillari. I pochi servizi disponibili e le risorse alimentari esistenti non sono adeguati e sufficienti e il rischio è che anche quest’area veda la propria situazione precipitare verso livelli catastrofici. Attivi nel confinante ex Stato del Laghi a supporto di 3 ospedali e 90 centri sanitari con oltre 50 operatori espatriati e più di 900 locali, abbiamo avviato una serie di consultazioni con gli attori umanitari presenti in loco, per capire come contribuire a colmare le principali lacune dell’area in termini di cure nutrizionali e sanitarie. Nel concreto, il nostro intervento, in fase di avvio prevede:

  • Una rete di cliniche mobili per fornire servizi sanitari e nutrizionali di base alla popolazione residente e sfollata presente nelle zone paludose, prive di strutture sanitarie e impossibilitate a raggiungere quelle sulla terraferma
  • Il potenziamento di un centro di salute per garantire un più facile accesso a servizi di emergenza, che ad oggi risultano inaccessibili per la popolazione residente e sfollata della parte settentrionale della Contea di Panyijar e delle Contee limitrofe di Leer e Mayendit
  • L’avvio di un sistema di riferimento che copra le aree paludose e che permetta il trasferimento dei casi sanitari e nutrizionali complicati fino ad una struttura in grado di fornire cure adeguate

Allo stesso modo continuiamo a lavorare nell’ex Stato dei Laghi, la cui situazione in termini di sicurezza alimentare richiede uno sforzo crescente ed extra-ordinario per assicurare pronta risposta ai bisogni sanitari e nutrizionali della popolazione, mamme e bambini in primis.

Servono grandi energie e molte risorse. L’appello di Papa Francesco alla comunità internazionale, affinché predisponesse interventi immediati, non ha sortito grandi effetti. Ma la Chiesa italiana, attraverso il Comitato 8xmille della CEI e la Caritas, si è mossa con grande rapidità ed efficacia, così come alcuni donatori privati che hanno risposto al nostro appello. Il lavoro da fare è enorme. Grazie di continuare tutti a sostenerci come potete, ognuno per quanto possibile. Noi continueremo a metterci la nostra energia, professionalità e passione per un popolo che ha diritto a un futuro migliore.

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