Si sta per concludere a New York l’Assemblea Generale delle Nazione Unite, forum di discussione multilaterale che affronta tematiche di respiro internazionale. È il luogo dove vengono discussi e stabiliti gli standard e dove avviene la codifica del diritto internazionale. All’Assemblea Generale di quest’anno hanno partecipato oltre 150 capi di stato e il tema delle loro discussioni è stato l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile per il 2030, che si compone di 17 Sustainable Development Goals (SDGs, Obiettivi di Sviluppo Sostenibile), adottati da 193 Stati Membri lo scorso anno.
Il Cuamm guarda con particolare attenzione al meeting in conclusione a New York per la vicinanza che le sue attività hanno con i Goals 2 e 3, legati rispettivamente alla lotta alla malnutrizione e all’assicurare la salute globale. Seguiamo le attività dell’Assemblea anche in riferimento agli incontri importanti tra cooperazioni bilaterali, iniziative private (un esempio è la Clinton Health Access Initiative promossa da Hillary Clinton per l’accesso alle cure) e Agenzie delle Nazioni Unite che hanno portato al centro dell’attenzione il continente Africano, con tutte le difficoltà che sul campo affrontano ogni giorno i nostri volontari.
Su questo tema l’Italia ha già rinnovato il proprio impegno con l’Africa Act, strumento di rilancio della cooperazione con il continente africano presentato lo scorso 28 luglio a Roma all’incontro “Una via italiana dell’Africa: un nuovo paradigma dello sviluppo”. All’incontro ha partecipato, in qualità di relatore, il direttore di Medici con l’Africa Cuamm Don Dante Carraro, alla presenza di numerosi interlocutori italiani e africani, con i quali ora stanno riprendendo i lavori.
Considerata l’importanza che nutrizione e salute materno-infantile hanno negli obiettivi delle Nazioni Unite da qui al 2030 e considerato lo sguardo dell’Italia verso il continente africano, Medici con l’Africa Cuamm incoraggia ogni sforzo ai massimi livelli per intervenire sulle cause dell’esclusione di larghe fasce della popolazione mondiale, specialmente in Africa, da servizi e cure mediche essenziali. In particolare si impegna a sostenere ogni sforzo della comunità internazionale, per ridurre la malnutrizione acuta e cronica, facilitare l’accesso al parto assistito in condizioni di sicurezza e qualità per promuovere la salute di mamme e bambini.
Tale impegno è sempre stato centrale nelle nostre attività ed è diventato ancora più concreto con l’avvio del progetto “Prima le mamme e i bambini”, un progetto partito nel 2011 con l’obiettivo di raddoppiare in cinque anni il numero dei parti assistiti, passando dai 16 ai 33 mila all’anno, in quattro distretti di Angola, Etiopia, Uganda e Tanzania. Un progetto che conclude quest’anno il primo quinquennio di attività e sul quale rinnoveremo il nostro impegno per i prossimi cinque anni in occasione dell’Annual Meeting il prossimo 5 novembre.
Il 5 novembre 2016 sarà quindi un giorno speciale: in questo giorno daremo conto di quanto realizzato e racconteremo gli obiettivi raggiunti con il Presidente della Repubblica Mattarella, il Cardinale Parolin Segretario di Stato e tanti altri ospiti e amici. L’Annual Meeting sarà l’occasione per presentare a tutti un nuovo ciclo di “Prima le mamme e i bambini”, forte degli insegnamenti appresi in questi anni e sempre più vicino a quei Sustainable Development Goals, al cui raggiungimento ci impegniamo a contribuire, verso il 2030.