Una bella festa, con danze, canti tradizionali, candele e discorsi. Si è tenuta a Wolisso, lo scorso 1 agosto, quando quattordici giovani etiopi hanno ricevuto il diploma di ostetriche, nella Scuola annessa all’ospedale. «È un traguardo importante per questi ragazzi, per l’Etiopia e per Medici con l’Africa Cuamm – afferma Serena Menozzi, responsabile dei progetti in Etiopia –. La loro bellezza, la loro motivazione, il loro talento sono la vera speranza dell’Etiopia».
In un paese che conta 2,5 ostetriche/infermieri e 0,3 medici ogni 10.000 abitanti è un risultato significativo. Sono giovani professionisti che potranno impegnarsi sia in ospedale sia nei centri di salute periferici, raggiungendo quindi la popolazione più isolata e spesso più bisognosa.
E Stefano Santini, direttore sanitario dell’ospedale San Luca di Wolisso, aggiunge: «C’è stata partecipazione anche da parte delle autorità, politiche e sanitarie, a testimonianza di una attenzione e di un interesse per l’ospedale di Wolisso e le sue attività, sia sul fronte clinico che su quello della formazione. Il clima era buono e collaborativo. Non sono mancati i commenti positivi sul nostro impegno a Wolisso, cosa che ci sprona a continuare su questa strada». E continua: «La cerimonia è stata caratterizzata da un’alternanze di canti, discorsi e “liturgie” (ingresso in processione, danza tradizionale, accensione delle candele, apposizione di spille, consegna dei diplomi, consegna dei regali), tutto curato in modo rigoroso. Il primo canto e ballo tradizionali erano molto suggestivi: lentissimi, con vocalità profonde e atmosferiche, movimenti lenti, improvvisamente rotti da sincopi ritmiche. Sembrava una musica fatta apposta per essere eseguita in cima a colline in aperta campagna. Ne siamo rimasti affascinati!»
«Il nostro ruolo, come Medici con l’Africa Cuamm – riprende Menozzi – è anche questo: accompagnare le giovani e i giovani che vogliono fare della salute e del servizio alle comunità la loro professione. Per questo garantiremo borse di studio ad almeno 8 studentesse che, a settembre, inizieranno gli studi a Wolisso. Perché è nelle loro mani il futuro dell’ Etiopia. È questa l’Africa che amiamo e che lo stesso presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha elogiato nel discorso che ha tenuto ad Addis Abeba lo scorso 28 luglio: “Here I have met Africa, the Africa I have always believed in. She is beautiful. She is young. She is full of motivation and talent and ambition.”