Il contesto

La Repubblica Centrafricana è grande due volte l’Italia, conta 4,6 milioni di abitanti, di cui il 20% nella capitale, 400 chilometri di strade asfaltate e solo 4 pediatri. Classificata al 187° posto su 188 nella graduatoria per l’Indice di sviluppo umano, la Repubblica Centrafricana vive una tra le più drammatiche e fragili situazioni umanitarie dell’Africa a causa dell’instabilità interna, frutto del conflitto tra bande armate da gruppi esterni per la contesa delle enormi ricchezze del paese. Una persona ogni due abitanti ha bisogno di aiuto umanitario e una su quattro è rifugiata o sfollata.

cartina_Rca

La guerra colpisce soprattutto i più vulnerabili, i bambini. Ogni mille neonati, 105 non arriveranno al primo anno di vita e 174 non arriveranno a compiere cinque anni, a causa di malattie e condizioni prevenibili e curabili come malaria, diarrea, infezioni respiratorie acute, malnutrizione, morbillo e traumi. Alla base di tutto ciò, vi sono la povertà, la scarsa disponibilità e qualità dei servizi sanitari essenziali e l’insicurezza generalizzata.


L’intervento

Dopo una prima visita di sopralluogo e conoscenza, a gennaio 2018, l’intervento di Medici con l’Africa Cuamm ha preso ufficialmente il via a luglio dello stesso anno per supportare il Complexe Pédiatrique di Bangui, l’unico ospedale pediatrico del paese, una struttura chiave per garantire i servizi di salute a livello nazionale, e in particolare per i bambini dell’area urbana e periurbana di Bangui.

Il problema maggiore resta la difficoltà di accesso all’ospedale dovuto alle distanze, all’insicurezza e alla povertà delle famiglie, nonostante siano garantiti servizi gratuiti.

repubblica-centrafricana-cuamm

Grazie al progetto “Supporto di emergenza ai servizi di chirurgia del Complexe Pédiatrique de Bangui, Repubblica Centrafricana” finanziato dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo attraverso fondi d’emergenza, nell’ambito dell’ “Iniziativa di Emergenza a Sostegno della Resilienza della Popolazione Vulnerabile della Repubblica Centrafricana”, con il sostegno del Fondo Bêkou della Commissione europea, e in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, l’Ong francese Action Contre la Faim e il Ministero della Salute centrafricano, Medici con l’Africa Cuamm ha intrapreso la sfida di gestire l’intero Complexe Pédiatrique, con i suoi 193 posti letto.

L’obiettivo principale: “restituire” la gestione del complesso pediatrico di Bangui alla direzione dell’ospedale, dopo una fase di vera e propria emergenza determinata dalla guerra civile del paese.

Si tratta, quindi, di:

  • Rafforzare la gestione finanziaria e logistica complessiva dell’ospedale
  • Migliorare la qualità dei servizi clinici, garantendo – gratuitamente – cure adeguate e interventi chirurgici tempestivi per tutti i bambini che accedono alla struttura.
  • Garantire il funzionamento continuativo dell’ospedale.

Il Cuamm ha messo in campo un team composto da professionisti clinici (un medico capoprogetto, che si occupa della gestione complessiva dell’intervento; un chirurgo; un pediatra; tre infermieri), da un amministrativo di progetto e un amministrativo locale.

Grazie a questo supporto, abbiamo raggiunto questi obiettivi:

  • Rivitalizzare gli organi di governance finanziario-amministrativa dell’ospedale, intraprendendo un percorso di autonomizzazione della gestione
  • Fornire assistenza tecnica e formazione in ambito pediatrico, neonatologico e chirurgico del personale clinico locale, anche attraverso il miglioramento della raccolta e dell’analisi dei dati sanitari ospedalieri
  • Garantire la presenza di personale ospedaliero nazionale attraverso l’incentivazione sulla base della performance per 397 persone tra medici, infermieri, tecnici e assistenti e personale gestionale
  • Garantire la disponibilità di farmaci essenziali generici, materiali consumabili, presìdi e strumentazione adeguati nei vari reparti
  • Supportare il sistema di gestione dell’igiene e delle infrastrutture ospedaliere, attraverso attività di manutenzione
  • Supportare il sistema di riferimento in ambulanza dei pazienti provenienti dalle strutture sanitarie periferiche nell’area urbana di Bangui.

Il buon funzionamento di un ospedale è un importante contributo allo sviluppo e alla pacificazione del paese, perché creare un ambiente dove il paziente e, in particolare il bambino, trova “rifugio”, assistenza e cura, indipendentemente dalla fazione di appartenenza, mette al primo posto un tema di uguaglianza e di vulnerabilità, valido per tutti, di fronte alla malattia. Un clima lavorativo stimolante e motivante per il personale, inoltre, fa superare le differenze culturali. Strategico è il ruolo dell’ospedale nella formazione dei giovani medici del paese in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù. Un ospedale che funziona bene, curando i suoi pazienti e formando nuovi medici, è un segnale di speranza per il futuro.


I risultati

Dall’inizio dell’intervento, il Complexe Pédiatrique ha raggiunto i seguenti risultati:

  • 45.520 bambini hanno avuto accesso all’ospedale, di cui il 25% (11.382 bambini) hanno subito un ricovero.
  • 20.577 bambini hanno ricevuto una consultazione chirurgica (tra prime visite e controlli) e, tra questi, 1.083 bambini hanno subito un’operazione chirurgica, nel 38% dei casi in maniera urgente

Repubblica-Centrafricana

Nonostante le mille fatiche e responsabilità, giorni passati a progettare, discutere, capire… il Complexe Pédiatrique ora è una struttura che prende forma. Tanti bambini, tante mamme, tante storie talvolta tragiche, …ma ciò che ci dà la forza di affrontare ogni nuovo giorno è  operare insieme perché solo uniti si può crescere. In questi mesi siamo riusciti a pianificare, riorganizzare e formare studenti e staff locale apportando nuove linee guida ed un nuovo ed efficace modello di servizio. Abbiamo salvato vite, consolato e accompagnato il dolore, la strada da percorrere è ancora lunga ma meno faticosa se la percorreremo insieme!.

Nestor Nguemaji,Sorvegliante Generale del CPB

Grazie al contributo di
logo AGENZIAorizzontale

Related News