Era il 15 giugno del 2002, quando Eva Alfieri, specializzanda in pediatria di Parma, 29 anni, partiva per l’ospedale di Tosamaganga, in Tanzania. La prima di una lunga serie di giovani medici intraprendenti, desiderosi di mettersi alla prova in un contesto completamente nuovo e diverso, lontano da tutto quello che possono osservare e imparare in Italia. Ad oggi sono 129 gli specializzandi partiti dall’Italia con Medici con l’Africa Cuamm nell’ambito del progetto JPO: 32 uomini e 97 donne. Di questi, 21 sono ripartiti dopo la specializzazione all’interno dei progetti del Cuamm.

Sono 10 quelli impegnati attualmente sul campo, in tutti e sette i paesi di intervento del Cuamm: Angola, Etiopia, Mozambico, Tanzania, Sierra Leone, Sud Sudan e Uganda.

“Il valore dell’esperienza di questi giovani è altissimo, per la nostra organizzazione prima di tutto ma osiamo dire anche per tutta la sanità italiana – dichiara don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm. Una volta rientrati in Italia infatti, questi medici portano con sé una ricchezza unica che deriva dal confronto con contesti a risorse limitate. Lo confermano anche i Direttori delle scuole di specialità, che ringrazio per aver creduto in tanti a questo progetto. Il tema della gestione delle risorse in sanità è sempre più rilevante per i nostri futuri medici e l’Africa in questo senso ha davvero tanto da insegnarci”.

Da quando è partito il progetto dedicato agli specializzandi, sono tante le storie che abbiamo raccolto e raccontato. Sono storie di entusiasmo, difficoltà, passione e tanta buona volontà. Alcune di queste le avete lette sul nostro blog Cartoline dall’Africa, altre le avrete sicuramente seguite in tv con Ciao mamma, vado in Africa, la serie andata in onda su TV2000 a febbraio.

Proprio oggi che vogliamo ricordare i 15 anni del nostro Erasmus africano, abbiamo il piacere di comunicarvi che è disponibile presso la nostra sede di Padova il DVD completo della serie tv “Ciao mamma, vado in Africa”. È possibile richiedere una copia in portineria, scrivendo una mail a cuamm@cuamm.org o chiamando il numero 049 8751279.

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