Dallo scorso 10 dicembre il Sud Sudan può contare su 16 nuovi infermieri ausiliari, pronti a spendersi per il proprio paese nonostante l’instabilità che da un paio d’anni continua a minacciare lo sviluppo del più giovane stato africano.

La cerimonia di consegna dei diplomi si è tenuta di fronte alle autorità locali nell’ospedale di contea di Yirol, dove i 7 ragazzi e le 9 ragazze provenienti da Yirol, Cueibet e Maper hanno trascorso gli ultimi sei mesi tra lezioni teoriche e tirocinio pratico nei reparti, affiancati da 7 tutor e 10 insegnanti.

«L’andamento complessivo degli studenti è stato soddisfacente, – commenta Katalin Virag – infermiera Cuamm responsabile del progetto formativo – con un’evidente predisposizione per la pratica, più che per la teoria. Il risultato raggiunto è incoraggiante perché riflette interesse e impegno crescenti tra i professionisti della salute sud sudanese, il cui obiettivo principale è quello di prendersi cura di malati e migliorare la qualità dei servizi sanitari per la comunità».

«Vi auguro di mantenere lo stesso spirito per gli studenti che verranno» si legge nei messaggi che gli infermieri neodiplomati hanno lasciato al personale ospedaliero; o, ancora: «Il corso, molto ben organizzato, è un’ottima occasione per creare un buon futuro».

Medici con l’Africa Cuamm lavora a Yirol dal 2006, quando i primi operatori giunsero all’ospedale all’epoca abbandonato e non utilizzato dalla popolazione. Negli anni, grazie ai finanziamenti della Protezione civile italiana, della Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e di altri donatori, l’ospedale è diventato un fiore all’occhiello della sanità sud sudanese grazie alla presenza di un centro di formazione, un ambulatorio esterno, una farmacia, il laboratorio e il reparto di Pediatria.

Nel paese, straziato da alcuni tra i peggiori indicatori sanitari (2.054 morti ogni 100.000 nascite  – fonte: Household Survey for Health, 2006) contro i quali combatte un numero non precisato di medici e infermieri, i diplomi conseguiti dai 16 studenti premiano il lavoro di squadra di Medici con l’Africa Cuamm ed Health Pooled Fund presso l’ospedale di Yirol, di Cueibet e il centro di salute di Maper.

L’impegno così condiviso aiuta a mantenere viva la fiducia in un futuro diverso e migliore, anche in un paese come il Sud Sudan che, a dicembre di due anni fa, veniva investito da una guerra civile che ad oggi non trova soluzione; focolai di violenze continuano ad accendersi, ingrossando le fila degli  sfollati che in molte parti del paese trascorreranno il Natale in accampamenti di fortuna.

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