La lotta all’Aids è tutt’altro che terminata. Nei paesi in cui opera Medici con l’Africa Cuamm, ancora oggi a causa del virus ogni tre minuti una persona muore. Il Cuamm svolge attività di controllo dell’epidemia a più livelli, negli ospedali come nelle comunità: l’anno scorso 27.000 persone sono state testate in Uganda e oltre 10.000 in Etiopia. Sono però la Tanzania e il Mozambico i paesi nei quali il Cuamm affronta in maniera particolarmente innovativa le maggiori sfide imposte dall’Aids: assicurare l’accesso ai farmaci a tutti e seguire con un’attenzione particolare gli adolescenti, una delle categorie più a rischio.
Per questo motivo, in Tanzania, il progetto del Test and Treat promuove e offre il test gratuito per l’Hiv a tutta la comunità delle due regioni coinvolte e avvia immediatamente al trattamento quanti risultano positivi, così come previsto dalle nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre il Cuamm propone un modello decentralizzato, che assicura la possibilità di seguire la terapia anche a chi, vivendo in aree rurali, avrebbe difficoltà di accesso alle strutture sanitarie.
Grazie a questo approccio, il Cuamm si propone di testare 300.000 persone in cinque anni e di metterne in trattamento 20.000. Grazie al sostegno di Gilead Sciences fino a oggi sono già 52.200 quelle testate e il 2,2% di loro sono risultate positive.
In Mozambico, nella città di Beira, gli sforzi sono concentrati sugli adolescenti per convincerli a sottoporsi al test. Insieme a Elton John Aids Foundation, Elma Philantropies e ViiV Healthcare, il Cuamm interviene nei Saaj, centri dedicati ai giovani che possono trovare indicazioni su come affrontare tutte le questioni sanitarie legate all’adolescenza tra le quali, naturalmente, la gestione della sessualità e i rischi di contrarre l’Aids.
Nel primo anno di progetto, iniziato ad agosto del 2016, oltre 86.000 ragazzi e ragazze hanno avuto accesso al servizio e per 55.500 di loro era la prima volta che si confrontavano con questi temi.
Anche se i risultati ottenuti fino a qui sono molto incoraggianti, le attività di sensibilizzazione devono continuare in maniera costante e capillare. In occasione della Giornata Mondiale di Lotta all’Aids, il primo dicembre, gli operatori del Cuamm hanno dunque intensificato i loro sforzi, lavorando in collaborazione con i governi e le comunità locali, per organizzare eventi di sensibilizzazione e offrire alle persone la possibilità di fare il test.
Due grossi cortei sfileranno per le strade di Shinyanga (Tanzania) e Beira (Mozambico), coinvolgendo in particolare le autorità del governo e della sanità, i leader di comunità e religiosi, le scuole e i giovani per informare, spingere le persone a testarsi e cercare di abbattere lo stigma sociale che ovunque accompagna questa malattia. Altre campagne di test saranno organizzate in occasione di tornei sportivi, spettacoli teatrali, nelle strutture sanitarie e fra le comunità, mentre i nostri operatori parteciperanno a programmi radio e televisivi, sempre con lo scopo di raggiungere quante più persone possibile.
In questa giornata, il Cuamm rinnova il suo impegno per mantenere alta l’attenzione sul tema dell’Aids, promuovere campagne di sensibilizzazione e prevenzione soprattutto fra i giovani, e garantire l’accesso per tutti ai farmaci che oggi permettono anche alle persone sieropositive di condurre una vita normale.
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