Festeggiare l’8 marzo con tutte le donne: quelle che esprimono gesti di cura con un sorriso e quelle che cercano assistenza per sé e per i propri bambini. In occasione della Giornata della Donna, celebriamo la stessa tenacia nel portare assistenza fino all’ultimo miglio dell’Africa e nel rivendicare il diritto alla cura, anche percorrendo a piedi la strada che separa dal più vicino ospedale.

Con Susan

Festeggiamo l’8 marzo anche con Susan, una giovane mamma ugandese di 26 anni. La sua storia arriva su due ruote, quelle della moto-ambulanza che l’ha portata nel centro di salute di Otwal per partorire in sicurezza. Da lì racconta:

«Mi chiamo Susan, ho 26 anni e vivo a Odyek Mwoda, un piccolo villaggio nel distretto ugandese di Oyam. Da poco sono mamma di 3 bambini. Dopo 2 aborti, il mio terzo figlio è nato nel centro di salute di Otwal dove già avevo fatto una delle 4 visite prenatali che tanto mi hanno raccomandato di fare. Su consiglio di alcune donne del villaggio, per andarci utilizzavo il servizio di moto-ambulanza offerto dai medici del Cuamm. Quando è iniziato il travaglio, ho mandato a chiamare l’ambulanza e, poco dopo, il driver mi ha portato al centro di salute di Otwal. Durante il tragitto mi dava consigli, mi sentivo al sicuro. Per tutte le madri come me, questo servizio permette di risparmiare le fatiche e il tempo di un lungo cammino; gli autisti che ho incontrato sono stati disponibili e gentili. Parlerò anche alle altre donne del mio villaggio perché possano contare su questo servizio per affrontare con più serenità le visite e il parto».

Il progetto

Offrire un parto assistito a Susan e alle mamme del distretto di Oyam, in Uganda, è la nostra missione. Per realizzarla garantiamo il trasporto su moto-ambulanze di più di duecento donne al mese dall’area di Abela e Otwal, la più remota del distretto, ai centri di salute più vicini; da qui, inoltre, sono più di 700 all’anno i riferimenti in ambulanza delle emergenze ostetriche verso l’ospedale di Aber, l’unico per 388.000 persone.
Seguiamo gli aspetti pratici per garantire la continuità di questo servizio, fornendo ai 23 centri di salute periferici il credito telefonico necessario per permettere al personale di contattare l’ospedale nei casi più gravi. Inoltre, per incentivare l’accesso al parto assistito, grazie all’indispensabile coinvolgimento della comunità locale, abbiamo esteso a 6 centri di salute periferici la distribuzione di voucher, ovvero buoni per il trasporto del valore di 3 euro in modo che le donne possano accedere al parto assistito senza costi.

Cosa puoi fare

L’8 marzo fai un augurio speciale per aiutare una mamma africana e il suo bambino. Scegli e personalizza una ecard, la cartolina elettronica illustrata per l’occasione da Vittoria Facchini.

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