La tua firma sulla dichiarazione dei redditi non è un dettaglio: per noi e per tante mamme africane può “cambiare il mondo”. Là dove gli aiuti non arrivano e il nostro lavoro silenzioso, quotidiano, non fa notizia. Vogliamo condividere con voi parte dei risultati raggiunti nel 2014 grazie anche alle vostre firme.

L’aiuto è arrivato in Sud Sudan, una terra che soffre in questo periodo una difficile situazione interna, in particolare all’ospedale di Lui.

Qui il Cuamm è operativo sul territorio e nell’ospedale dal 2009: garantiamo personale medico e infermieristico qualificato, il rifornimento di farmaci, la disponibilità di equipaggiamento adeguato, il restauro e l’ampliamento delle infrastrutture, la formazione e la supervisione dello staff locale.

L’ospedale conta 98 letti, divisi tra i reparti di medicina, chirurgia, maternità e pediatria. Offre visite ambulatoriali e il pacchetto completo di servizi preventivi materno-infantili: vaccinazioni, visite pre e post natali, screening dello status nutrizionale. I nostri volontari assistono parti normali e complicati e quando serve il taglio cesareo. Svolgono operazioni chirurgiche sia elettive che di emergenza. L’ospedale è centro riconosciuto dal Ministero della Sanità per l’erogazione di servizi di diagnosi e trattamento per HIV e TB. Opera 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Vi lavorano 108 operatori locali.

Vogliamo lavorare sull’oggi, ma costruire anche futuro. Per questo annessa all’ospedale abbiamo riattivato, a giugno 2014, una scuola per ostetriche che conta 20 studenti al loro ultimo anno di studi. Il tirocinio previsto dal programma del corso viene svolto in ospedale.

Nel 2014, con il vostro 5×1000, avete messo la firma a molte attività di sostegno all’ospedale di Lui, tra cui:

• 20.242 visite ambulatoriali, di cui 8.987 (44%) a bambini minori di 5 anni
• 5.563 ricoveri, di cui 2.881 (52%) in pediatria e 984 (18%) in maternità
• 493 interventi chirurgici, di cui 135 (27%) emergenze
• 491 parti, di cui 51 (10%) cesarei
• 1.863 visite prenatali

Un grande risultato di cui siamo riconoscenti: grazie!
Vogliamo continuare a prendere sul serio l’impegno preso con l’Africa e con ciascuno di voi.

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