Treviso, 15/10/2013 – È stata presentata oggi a Treviso, presso la sede di Avis regionale, una nuova sinergia tra Avis del Veneto, Alì Supermercati e Medici con l’Africa Cuamm. Un progetto inedito, in cui tre realtà fortemente radicate nel territorio regionale, fanno rete con l’obiettivo speciale di garantire la fornitura di sangue sicuro a bambini e donne in gravidanza in quattro ospedali dell’Africa a sud del Sahara, attraverso il coinvolgimento delle Avis Provinciali e la raccolta punti di Alì Supermercati.
Tra le proposte del catalogo premi di Alì per il 2013/2014, c’è anche questa: con 100 punti di spesa, si potrà donare 1€ ad Avis e Medici con l’Africa Cuamm. E non solo, Alì Supermercati raddoppierà la donazione portandola a 2€. Una solidarietà che si moltiplica, quindi, soprattutto dopo il grande successo dello scorso anno che ha permesso ad Alì di donare a Medici con l’Africa Cuamm 87.854 € per l’ospedale di Mikumi in Tanzania.
«Il nostro grazie va innanzitutto ad Alì Supermercati e ad Avis del Veneto che hanno creduto ancora una volta in noi e ci hanno permesso di partecipare a questa iniziativa – ha precisato don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm –. Abbiamo stimato che per far fronte alle richieste di quattro ospedali (Aber in Uganda, Chiulo in Angola, Tosamaganga in Tanzania e Wolisso in Etiopia) ci servono circa 2.000 trasfusioni all’anno e grazie alla generosità di Alì e dei suoi clienti, che ben conosciamo viste la donazione ricevute negli anni scorsi, siamo certi di riuscire a raggiungere anche questo obiettivo». «Negli ospedali africani il 60-80% delle trasfusioni salvavita sono destinate ai bambini, soprattutto per curare la malaria, e alle donne, specie per far fronte a emorragie ostetriche – ha proseguito il dott. Massimo La Raja, medico Cuamm -. Per garantire una trasfusione sicura è necessario presidiare tutte le componenti del ciclo trasfusionale: dalla indicazione trasfusionale corretta e tempestiva alla disponibilità di donatori a basso rischio, alla sicurezza biologica e immuno-ematologica».
«Anche quest’anno il nostro Gruppo non ha voluto far mancare il proprio sostegno ad un progetto così importante – afferma Marco Canella, responsabile amministrativo di Alì S.p.A. Siamo contenti di aiutare due realtà riconosciute e radicate come Cuamm e Avis e vogliamo innanzitutto ringraziare i nostri clienti che continuano a credere a questa missione devolvendo i punti della loro Carta Fedeltà. Anche la proprietà Alì ha voluto mantenere fede al proprio impegno, allargando quest’anno la partnership ad Avis, sicuri che siano piccoli gesti come questo a migliorare la vita di chi è meno fortunato di noi”.
Con l’occasione Alì Supermercati ha inoltre consegnato a Medici con l’Africa Cuamm il ricavato aggiuntivo della raccolta punti 2012/2013, che, per un valore di 10.584 euro, va a integrare la somma già destinata all’ospedale di Mikumi in Tanzania, portando il totale donato ad oltre quota 124.000 euro in tre anni.
«Avis Regionale Veneto ritorna “in Africa” – sottolinea Gino Foffano, Presidente Avis Regionale Veneto – Dopo l’esperienza degli anni ’80 e ’90, l’Avis Veneto non può che dire di sì ad un progetto che ha tra i suoi obiettivi specifici degli interventi che coinvolgano, in prima persona, mamme e neonati nel delicatissimo momento del parto. Le difficili condizioni igienico-sanitarie e le endemie presenti nei Paesi africani rendono la donazione di sangue indispensabile per far continuare la vita. La stessa Avis, nel 1927, è nata dopo il dramma dell’ennesima giovane madre morta di emorragia da parto. L’ematologo Vittorio Formentano decise di fondare un’organizzazione di donatori volontari, controllati e periodici perchè il sangue negli ospedali ci fosse sempre e fosse sicuro. Quella che oggi da noi è diventata una certezza, in molti altri Paesi del mondo è ancora solo una speranza. Vogliamo che questa speranza diventi realtà e per questo abbiamo deciso di collaborare con i Medici per l’Africa-Cuamm e con Alì Supermercati, nel tentativo di creare un’organizzazione locale che sia in grado di sostenere l’opera di reclutamento di donatori di sangue e che possa davvero cambiare le cose. Oltre all’indispensabile supporto tecnico e logistico che il progetto prevede, il compito specifico di Avis è quello di formare dei partner sul territorio, che sappiano gestire l’intero processo organizzativo che il sistema trasfusionale richiede.
A sostegno dell’iniziativa, come Associazione metteremo in campo le esperienze maturate nel campo della cooperazione internazionale che attualmente stiamo sviluppando in alcuni Paesi dell’America Latina: in Bolivia è nata l’ABDS (Associazione Boliviana Donatori Sangue), in Argentina l’AVAS (Associazione Volontari Argentini Sangue). Fondamentale sarà intervenire in sinergia e in collaborazione con le realtà locali regionali e nazionali, proponendo un’integrazione e un supporto a quanto già fanno».