In occasione della Giornata Mondiale della Tubercolosi, il Dipartimento per la Salute della Donna e del Bambino di Padova organizza l’International Meeting on Childhood Tuberculosis che avrà luogo il 22 e 23 marzo ad Abano Terme, Padova. L’evento scientifico, il primo in Europa, sul tema, è  sostenuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e promosso dal Paediatric Tuberculosis European Network e da Medici con l’Africa Cuamm.

Il meeting intende offrire un aggiornamento di alto livello scientifico sull’epidemiologia, presentazione clinica, diagnosi, prevenzione e terapia della tubercolosi nel bambino grazie alla partecipazione di esperti di fama internazionale provenienti da Africa, Australia, Europa e Stati Uniti d’America. Esso inoltre rappresenta una speciale opportunità per una piattaforma di sviluppo di collaborazioni e progetti futuri di ricerca.

La tubercolosi rappresenta un’emergenza sanitaria globale, nonostante sia una malattia prevenibile e generalmente curabile.

«L’Africa è uno dei continenti più colpiti da questa endemia. Solo nel 2011 si sono contati 1.314.910 casi – spiega don Dante Carraro direttore di Medici con l’Africa Cuamm che interverrà al meeting -. Da sempre siamo impegnati in prima linea nella lotta alla Tb. Dal 2005, in Angola, in qualità di agenzia implementatrice del Global Fund, abbiamo implementato un progetto di lotta alla Tb in 11 delle 18 province del paese. Oggi, in ciascuno degli ospedali in cui siamo presenti, lavoriamo nel reparto per la cura della Tb, mentre in Etiopia, nell’ospedale di Wolisso, stiamo inserendo uno strumento molto innovativo e all’avanguardia per la diagnostica della Tb. Siamo, quindi, molto contenti di occasioni come queste che ci permettono di portare la nostra esperienza, da un lato, e di confrontarci con esperti per conoscere nuove strade per la cura di questa endemia, dall’altro».

Il rapporto 2012 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riporta 8.7 milioni di nuovi casi segnalati e 1.4 milioni di decessi. Lo stesso rapporto include per la prima volta le stime del peso della malattia tubercolare nella popolazione pediatrica, con 490.000 casi e 64.9000 morti per anno. Anche in regioni a bassa
o intermedia incidenza come l’Unione Europea il numero dei casi di tubercolosi pediatrica è significativo, raggiungendo circa 40.000 casi notificati nell’ultima decade. I bambini affetti da tubercolosi rappresentano una popolazione certamente vulnerabile. Essi hanno un rischio aumentato di progressione da infezione a malattia tubercolare, in particolare i bambini di età inferiore ai 3 anni, malnutriti o con co-infezione da HIV. Inoltre essi hanno un rischio elevato di sviluppare forme severe di tubercolosi, potenzialmente mortali.

Se la tubercolosi pediatrica pone ancora molte sfide e priorità nella ricerca, in attesa degli auspicabili progressi molto può tuttavia essere ottenuto con un approccio pragmatico, l’implementazione delle risorse esistenti e una continua formazione medica.

 

Ufficio stampa – Linda Previato: ufficiostampa@cuamm.org; 340 6920505

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