Lo scorso 5 maggio la scuola di Ostetricia annessa all’ospedale di Lui si è tinta di un bel rosa acceso, il colore delle divise degli studenti e studentesse che la sera si sono ritrovati per un momento di riflessione e di convivialità, organizzato in occasione della Giornata Internazionale delle ostetriche.
Ora, al termine del primo anno di studi, le paure degli studenti (12 femmine e 8 maschi, provenienti da 9 dei 10 stati in cui è suddiviso il Sud Sudan) lasciano il posto alla convinzione di contribuire all’unità e alla salute del proprio Paese, che soffre la presenza di 1 sola ostetrica ogni (circa) 40.000 persone (dati WHO 2014).
Accedere alla scuola, con le prime lezioni avviate a giugno 2014, non è stato facile per molti di loro. Per alcuni gli esami di ammissione, senza un preciso percorso formativo alle spalle, hanno rappresentato un grosso ostacolo; per altri ancora, il conflitto armato riaccesosi a dicembre 2013 ha aggravato l’isolamento di molte aree, scuola compresa. I ragazzi, in particolare, hanno dovuto superare anche le beffe dei coetanei influenzati dalla tradizione secondo la quale solo le levatrici tradizionali, le donne più anziane della comunità, possono aiutare a far nascere un bambino.
Quelle che sono seguite, invece, sono le più classiche preoccupazioni degli studenti, ovunque nel mondo: la paura del sangue o di non superare l’esame di Anatomia, la lontananza dalla propria famiglia di origine o, ancora, lo “shock” di assistere al primo parto.
«È stato entusiasmante – racconta Ferdinand Nsengimana, project manager della Scuola – sapere che tutti gli studenti hanno ormai superato le iniziali difficoltà. I ragazzi erano entusiasti di celebrare per la prima volta la giornata internazionale delle ostetriche nel loro Paese».
Inaugurata ufficialmente a settembre 2014, la scuola di Ostetricia di Lui è stata riabilitata da Medici con l’Africa Cuamm grazie al sostegno di Cooperazione Italiana, KOFIH (Korea Foundation for International Healthcare) e alla generosità di donatori privati.
Quello di Lui, supportato da Medici con l’Africa Cuamm dal 2009, è ancora oggi l’unico ospedale in tre contee in grado di rispondere a complicanze ostetriche. La scuola di Ostetricia, con l’offerta di un percorso formativo di qualità e la possibilità di fare pratica clinica negli ambulatori e nei reparti ospedalieri, è un indispensabile prerequisito per continuare a garantire buoni standard nell’erogazione dei servizi sanitari.
Aiutaci anche tu!