Instabilità in Etiopia Restiamo sul campo
In seguito alle violenze scoppiate in Etiopia, Medici con l'Africa Cuamm resta sul campo e segue con preoccupazione l'evolvere della situazione
In seguito alle violenze scoppiate in Etiopia, Medici con l'Africa Cuamm resta sul campo e segue con preoccupazione l'evolvere della situazione
"Ebola free" dallo scorso 7 novembre, oggi la Sierra Leone si trova ad affrontare un nuovo caso confermato. Ieri l'Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarava ufficialmente conclusa l'epidemia nell'Africa occidentale ma, avvertiva, "sono possibili nuovi focolai nei prossimi mesi".
Esempio positivo per i giovani e non solo, Matteo Bottecchia, responsabile dei progetti del Cuamm in Sierra Leone, premiato venerdì 6 novembre per la scelta di mettersi al servizio dei più deboli e bisognosi dell’Africa, dedicando tempo ed energie a “fare la propria parte”.
Dopo 1 anno e 5 mesi, la Sierra Leone, a partire da sabato, sarà dichiarata libera da quella che viene considerata la più grande epidemia di Ebola che si sia mai verificata, con 14.061 casi registrati e 3.955 morti solo nel paese. In totale, nei paesi colpiti dell’Africa sub-Sahariana, sono state contagiate 28.575 persone e ne sono morte 11.313 (dati Oms al 25/10/2015).
Matteo Bottecchia, country manager Cuamm in Sierra Leone, ci aggiorna sull'ultimo caso di Ebola registrato nel paese il 29 agosto 2015
Oltre l'Ebola, in Sierra Leone si (ri)comincia dalla salute: prima tappa l'attivazione di un servizio di ambulanza per il trasferimento delle emergenze ostetriche all'ospedale di Pujehun
La visita del Presidente della Sierra Leone al nuovo Centro di Isolamento a 5 chilometri da Pujehun (guarda anche la PHOTOGALLERY ONLINE)
Giovanni Putoto, responsabile Programmazione Cuamm e Matteo Bottecchia, assistente capo progetto, sono partiti da Padova per affiancare gli altri 4 operatori Cuamm presenti a Pujehun che coordinano un gruppo di circa 200 operatori locali