11/09/2015 – sarà meravigliosa” (Mondadori, 2015). L’iniziativa è realizzata con il patrocinio del Comune di Udine e dell’Università di Udine e con la collaborazione del SISM (Segretariato Italiano Studenti di Medicina) Wolisso Project.

A dialogare con lui e farsi voce di un messaggio di speranza saranno: Simonetta Masaro, giovane specializzanda del Cuamm rientrata da poco dall’Uganda e don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm.

Avere fiducia, credere nei propri sogni, anche se portano su sentieri poco battuti o controcorrente. È la sfida che Mario Calabresi, direttore de La Stampa, lancia con il suo nuovo libro che arriva in questi giorni ad incontrare il pubblico con una serie di presentazioni nelle principali città italiane. Nel libro, Calabresi si mette sulle tracce di Peter, Aldo, Simonetta, Giovanni, Elia, Ugo, Tatiana perché “ragazzi che non hanno avuto paura di diventare grandi”. Il racconto prende il via dall’esperienza di Gigi Rho e Mirella Capra, due giovani medici che, all’indomani del matrimonio nei primi anni Settanta, poco più che ventenni, decidono di partire con il Cuamm. Destinazione Karamoja, Uganda. Al posto dei doni per le nozze, stilano una lista nozze speciale, tutta fatta di attrezzature per la sala operatoria della Maternità di Matany. Calabresi conosce bene questa storia fin da piccolo: Gigi e Mirella sono i suoi zii. In questo clima di fiducia e di apertura sul mondo compone altre storie che possono aiutare a guardare avanti con coraggio, determinazione e un’incomprimibile carica di innovazione. Un racconto intriso di fiducia nel futuro, di esempi di chi ha creduto in sé stesso ed è riuscito a trovare la propria strada, di stima in giovani di ieri e di oggi che hanno avuto il coraggio di andare contro corrente, di sfidare la cultura dominante, le paure diffuse, magari di fare un salto nel buio.

«Con Mario Calabresi siamo partiti per l’Uganda con l’intento di visitare Matany e gli altri luoghi in cui Medici con l’Africa Cuamm opera. Posti che ha tanto sentito nominare nei racconti degli zii e dei cugini e che per noi rappresentano le radici, gli inizi del nostro impegno in Africa. Quel viaggio è diventato parte di un libro ricco di significato per tutti. In maniera particolare per i nostri giovani medici che ancora oggi decidono di partire per l’Africa, come fecero Gigi e Mirella, investendo il loro tempo in un’esperienza unica destinata a segnarli come professionisti del domani».

Don Dante Carraro, direttore del Cuamm.

Il ricavato dalla vendita di “Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa” andrà a finanziare 30 borse di studio per ostetriche della Karamoja: un bene che va oltre le parole e diventa concreto.

Per prenotazioni: 049/8751279, eventi@cuamm.org

La presentazione di Trieste si inserisce in un quadro di appuntamenti con Mario Calabresi in Friuli Venezia Giulia che prevede un altro incontro a Trieste venerdì 18 settembre, alle ore 21,00 presso la Libreria e Antico Caffè San Marco e la partecipazione a Pordenone a Prodenonelegge il 18 settembre alle 18.00.

 

MEDICI CON L’AFRICA CUAMM

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima ong in campo sanitario riconosciuta in Italia (in base alla Legge della cooperazione del 1972) e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio, anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. In oltre 60 anni di storia sono state 1.522 le persone inviate, 216 gli ospedali serviti, 41 i paesi d’intervento e 157 i programmi principali realizzati.

Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 7 paesi dell’Africa sub- Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con 168 operatori, 38 progetti di cooperazione principali e un centinaio di micro-realizzazioni di supporto; appoggia 17 ospedali, 26 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 5 scuole infermieri e 2 università.

Related News