Mi chiamo Samrawit e sono appena arrivata a Wolisso per studiare Ostetricia. Ho deciso di iscrivermi a questa scuola perché in Etiopia ci sono ancora troppo poche ostetriche e voglio lavorare per contribuire alla diminuzione della mortalità materna. È per questo che sono qui.
Spiega così la sua decisione di diventare ostetrica una delle ragazze iscritte alla scuola di Wolisso, quando Carlo Resti, medico volontario in Etiopia con Medici con l’Africa Cuamm e docente presso questa struttura, la ferma all’ingresso annesso all’ospedale San Luca.
Ospedale e scuola hanno iniziato le attività nel 2001 con il sostegno costante di Medici con l’Africa Cuamm. Dall’inizio delle attività al 2015 la Scuola ha formato 595 operatori: di questi, 351 sono ora infermieri professionali, 191 lo sono diventati lasciando la qualifica di “assistenti sanitari” e, infine, 53 sono ostetriche e ostetrici. A questi si vanno a sommare gli ultimi 40 studenti e studentesse che si sono diplomati lo scorso 6 agosto 2016.
La carenza di risorse umane qualificate è uno dei problemi fondamentali che affliggono il sistema sanitario etiope a tutti i livelli. Il numero dei medici specialisti presenti nel paese è particolarmente basso e perciò la figura dell’infermiere qualificato e dell’ostetrica risultano fondamentali per sostenere un sistema sanitario fragile e garantire l’erogazione di molti servizi. Ma anche per quanto riguarda queste figure si registrano grosse carenze: nel paese è disponibile appena 1/3 del numero ritenuto sufficiente di ostetriche.
Per questo motivo la Scuola Infermieri e Ostetriche annessa all’ospedale di Wolisso rappresenta un’importante opportunità per la formazione di figure professionali qualificate, con benefici indiretti su tutto il paese.
Gli studenti, durante il triennio del corso, svolgono attività di formazione teorica in aula e di tirocinio pratico presso l’Ospedale di Wolisso, guidati dai loro tutor e dal personale dell’Ospedale. La scuola in virtù di questa sinergia con l’ospedale gode di standard elevati per quanto riguarda le infrastrutture (come l’ostello interno dove abitano gli studenti che provengono da più lontano), ausili didattici e una fornita biblioteca. Per questo motivo la scuola è stata inclusa nel network delle scuole professionali della Regione Oromia ed è riconosciuta dal Ministero della Sanità Etiope.
Il 9 ottobre si riparte, chi ha già iniziato il suo percorso si prepara a riprendere le lezioni e chi ha scelto di intraprendere un percorso di formazione si sta avvicinando a questa nuova avventura. Per sostenere gli infermieri e le ostetriche di domani, bastano 250 euro, aiutaci anche tu!