Operare in queste zone significa superare problemi logistici, istituzionali e di sicurezza ancora più difficili rispetto a quelli si possono incontrare altrove. L’intervento realizzato nella contea di Panjyar, nell’ex Stato sud sudanese di Unity presso il centro di salute di Nyal e nel suo territorio di riferimento, rappresenta ancora oggi per una grande sfida per Medici con l’Africa Cuamm.
Con la collaborazione di Fondazione Nando ed Elsa Peretti* abbiamo reclutato, equipaggiato e attivato un team sanitario mobile per raggiungere a piedi o con l’aiuto di una barca la popolazione che ha cercato riparo a Nyal, nelle paludi inospitali lungo il Nilo, dove si combatte meno ma manca ogni genere di supporto. Così siamo arrivati a rispondere ai bisogni delle persone, casa per casa, accampamento per accampamento. Questa è stata la scelta più giusta per fornire le cure di un’assistenza di base e per far conoscere la disponibilità dei nuovi servizi di cui è possibile usufruire.
Abbiamo attrezzato in modo adeguato i posti di primo soccorso e la sala operatoria del centro di salute di Nyal, reclutando e formando il personale in un luogo privo di qualsiasi sostengo e di approvvigionamento di materiali. La scarsa disponibilità di staff qualificato ha richiesto e richiede ancor oggi tempo ed energia, ma nonostante le fatiche, ad un anno e mezzo dall’inizio del nostro intervento a Nyal, si sono raggiunti risultati importanti, come:
1) La realizzazione e l’avvio dei servizi in quattro posti di primo soccorso collocati nei villaggi più remoti della zona che, precedentemente, erano privi di ogni servizio.
2) La creazione di un team sanitario mobile, che offre regolarmente visite ambulatoriali per bambini e adulti, visite prenatali, vaccinazioni, screening dello status nutrizionale e sessioni di educazione sanitaria.
3) La costruzione di una sala operatoria attrezzata presso il centro sanitario di Nyal, che permette di assistere complicanze ostetriche e chirurgiche tempestivamente, senza dovere trasferire i casi più complicati in siti ben più lontani.
Da ottobre 2017, mese di inizio delle attività sanitarie sul territorio, a dicembre 2018 si sono realizzati:
30.625 visite ambulatoriali (di cui 7713 a bambini di età inferiore ai 5 anni)
941 prime visite prenatali
123 cicli completi di vaccinazione
11.190 controlli dello status nutrizionale dei bambini di età inferiore ai 5 anni
Rispondere con un intervento sanitario di medio periodo ad una crisi umanitaria è stata una scommessa molto ambiziosa. Tuttavia siamo riusciti a rafforzare i diversi livelli di servizio che costituiscono un sistema sanitario, come l’assistenza presso le comunità, i posti di primo soccorso e il centro di salute di riferimento, in modo da dare una risposta sia ai bisogni sanitari di base sia alle emergenze.
*Questo progetto è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Nando ed Elsa Peretti nel periodo 1 agosto 2017/31 dicembre 2018. |