Fa caldo oggi a Beira, molto caldo. Ci sono 32°, ma se ne percepiscono 39. Quando sentiamo al telefono Silvia, coordinatrice dei progetti del Cuamm a Beira, la sua voce è squillante, allegra. E’ felice, come chi sa che sta facendo del bene. In sottofondo, la musica dei tamburi ci racconta che si sta svolgendo una festa. Cinque donne e due uomini dell’associazione Kuplumussana, dalle 8 di questa mattina, stanno preparando una colazione prima e  un pranzo di Natale, poi davvero speciali. E’ per i bambini che abitano al Grande Hotel di Beira. Dono inaspettato da parte di un medico Cuamm e dei suoi amici italiani. Il Grand Hotel è uno dei posti più emarginati di Beira: uno degli alberghi più lussuosi della città all’epoca dei coloni portoghesi, ora  abitato abusivamente da gente povera e senza dimora. Un luogo di degrado, dove la vita è davvero difficile. Li vedi che arrivano e sbucano da tutte le parti. Vengono per mangiare questa pappa fatta di malambe, il frutto del baobab, per “uccidere l’animale della fame”.

 

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«I bambini accorrono, incuriositi dal vedere queste donne che, con fornelli portatili e grandi pentoloni anneriti, stanno cucinando del cibo per loro – spiega Silvia Pieretto del Cuamm -. Così li mandiamo a prendere i piatti a “casa”. Alcuni arrivano con terrine, altri con pentolini, altri ancora con scatole di plastica… e si mettono in fila, ordinati ad aspettare il loro turno, per quella che a noi sembra una pappa poco invitante, ma in realtà è un composto nutriente fatto con ingredienti locali». E continua: «Queste donne mozambicane sono fantastiche. Nonostante il caldo  e i pochi mezzi che hanno, stanno cucinando un pranzo per 150 bambini. Ma poi alla fine danno da mangiare a 350 piccoli.  E sorridono sempre, non si lamentano mai della stanchezza, della fatica e del peso dei preparativi».

 

Le foto della giornata al Grande Hotel di Beira

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Beira, Grand Hotel. Un pranzo di Natale Speciale

Appena terminata la distribuzione, i tamburi cominciano a suonare e richiamano i giovani e le donne. A breve l’associazione AGS, che si occupa di iniziative di sensibilizzazione per la salute dei giovani, metterà in scena uno spettacolo teatrale. I temi sono diversi: la salute materno-infantile, la lotta all’Hiv, le gravidanze precoci, la trasmissione verticale del virus Hiv da madre a figlio… un modo divertente per insegnare e diffondere buone pratiche. Kuplumussana e AGS sono due associazione con cui Medici con l’Africa Cuamm collabora da anni, grazie al sostegno di diversi finanziatori, Ministero degli Affari esteri italiano, Fondazione Nando Peretti, Fondazione Cariparo, Cei, e donatori privati, per iniziative di sensibilizzazione sulla salute delle popolazioni più povere in Mozambico. E la festa continua tra balli, canti, risate… Un dono inaspettato e forse anche molto gradito, di certo un dono che riempie il cuore di chi lo fa, come si percepisce dalla voce di Silvia e dalla gioia che trasmette. E domani, 22 dicembre, si replica. L’appuntamento è presso l’orfanotrofio “1 di Maggio”, per il “Natal solidario” (Natale solidale): domani, su richiesta delle autorità provinciali, le donne di Kuplumussana prepareranno il pranzo per 350 bambini e i giovani di AGS proporranno uno spettacolo adatto ai più piccoli.

 

Video: la danza per la festa

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