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Si è tenuta oggi alle 12 in Aula Paolo VI in Città del Vaticano l’udienza speciale di Papa Francesco a Medici con l’Africa Cuamm. Oltre 9.000 i volontari e i sostenitori di Medici con l’Africa Cuamm giunti da tutta Italia, per ribadire il proprio impegno a fianco dell’Africa. Un “popolo Cuamm” vario e colorato, commosso e in fibrillazione per l’incontro con Papa Francesco, che non si è risparmiato nei saluti e negli abbracci.
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Nell’indirizzo di saluto don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha ricordato il quotidiano lavoro sul campo, il progetto a favore di mamme e bambini e le urgenze in cui si trova l’Africa, spingendosi a proporre che la Giornata Mondiale del Malato dell’11 febbraio sia trasformata nella “Giornata per l’accesso alle cure per tutti”, perché tutti possano essere curati ed assistiti con dignità, anche i più poveri. Papa Francesco ha ringraziato don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, per il suo commosso messaggio di saluto, che riportava le testimonianze di due medici impegnati in Sud Sudan.
Papa Francesco ha detto, fuori dal cerimoniale, che le parole ascoltate lo hanno avvicinato a “quei posti lontani” e ha aggiunto:
«La vostra testimonianza ha portato il mio cuore giù, dove andate per trovare Gesù. Mi ha fatto tanto bene, grazie!»
Il Papa, nel corso del suo intervento, ha posto l’accento sul diritto alla salute, denunciando che, ancora troppo spesso, è un diritto negato:
«Vi ringrazio per quanto state facendo in favore del diritto umano fondamentale della salute per tutti. La salute, infatti, non è un bene di consumo, ma un diritto universale per cui l’accesso ai servizi sanitari non può essere un privilegio. La salute, soprattutto quella di base, è di fatto negata in diverse parti del mondo e in molte regioni dell’Africa. Non è un diritto per tutti, ma piuttosto è ancora un privilegio per pochi, quelli che possono permettersela».
Sulla scelta di vita dei medici del Cuamm, il Papa ha riconosciuto il valore della scelta dello stare “con”:
«Siete medici “con” l’Africa e non “per” l’Africa e questo è tanto importante – ha detto il Santo Padre, dopo aver sottolineato, rivolgendosi sempre ai medici – Avete scelto i Paesi più poveri dell’Africa, quelli sub-sahariani, e le aree più dimenticate, “l’ultimo miglio” dei sistemi sanitari. Sono le periferie geografiche nelle quali il Signore vi manda ad essere buoni samaritani, ad uscire incontro al povero Lazzaro, attraversando la “porta” che conduce dal primo al terzo mondo. Questa è la vostra “porta santa”!»
Con un passaggio molto applaudito dal pubblico, il Santo Padre, ha quindi ribadito con forza:
«Voi portate avanti con coraggio la vostra opera, esprimendo una Chiesa che non è una “super clinica per vip” ma piuttosto un “ospedale da campo”».
In conclusione al discorso, dopo aver ricordato la figura dello storico direttore del Cuamm don Luigi Mazzucato e la sua scelta di povertà, Papa Francesco si è rivolto a tutti i partecipanti all’udienza:
«Vi chiedo, per favore, di pregare anche per me, perché il Signore mi faccia ogni giorno più povero».
Prima del discorso solenne di Papa Francesco, don Dante Carraro, successore di don Luigi Mazzucato alla guida di Medici con l’Africa Cuamm, ha ringraziato il Santo Padre per il suo esempio incoraggiante e ha riportato le testimonianze di Massimo La Raja e Arianna Bortolani: medici Cuamm attualmente impegnati in Sud Sudan nella difficile sfida di garantire l’accesso alle cure per le popolazioni più povere anche in un paese sfiancato dalla recente guerra civile.
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