Sono stati presentati a Padova, alla V Commissione del Consiglio Regionale del Veneto, i risultati del “Treno della Salute”, iniziativa che ha visto il coinvolgimento di Regione Veneto, Trenitalia, Ferrovieri con l’Africa, le Ulss del Veneto, la Direzione Prevenzione – Sicurezza Alimentare – Veterinaria del Veneto e che lo scorso anno, da novembre a dicembre, ha portato il suo servizio in tutti i capoluoghi della nostra regione, nelle stazioni, luogo di transito per i pendolari e spesso di accoglienza per persone bisognose ma invisibili.
Il servizio ha offerto assistenza e consulenza ai cittadini di passaggio (misurazione della pressione, screening per diabete, colesterolo, ipertensione), oltre che laboratori didattici per i bambini e attività di sensibilizzazione.
Sono stati 838 gli screening realizzati, per tutte le fasce d’età, in particolare a cittadini tra i 50 e i 70 anni, per l’82% italiani. 352 i counselling effettuati per la nutrizione, 273 screening oncologici, 238 quelli per il tabagismo e 294 per l’attività fisica. 530, infine, i bambini coinvolti nei laboratori didattici. Hanno partecipato al “Treno della Salute”,103 volontari di Medici con l’Africa Cuamm, di cui 57 sanitari e 150 professionisti provenienti da tutte le Ulss del Veneto per il counselling; 50 i volontari di Trenitalia che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa.
«Il mio grazie va alle istituzioni, in particolare alla Regione Veneto, che hanno creduto in questo progetto e a tutti coloro che lo hanno realizzato – ha affermato Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm-. Sono stati ben 150 i professionisti impiegati, solo per dare un riferimento. Persone che si sono messe in gioco e hanno dato un aiuto, gratuitamente. Si trattava, spesso, di professionisti in pensione che si sono attivati e hanno fatto la loro parte. Viviamo in una terra, il Veneto, che ha il tasso di mortalità materna tra i più bassi del mondo. Questo progetto si è legato in particolare all’intervento del Cuamm in Sierra Leone, paese che registra invece i tassi di mortalità più alti al mondo. Siamo stati capaci di andare oltre i nostri confini. Questo è molto bello e importante».
In prima linea, nella realizzazione dell’iniziativa, assieme al Cuamm e ai Ferrovieri con l’Africa,anche la Regione Veneto, sia per la componente dei trasporti, sia per quella del sociale, attraverso la Direzione Prevenzione – Sicurezza Alimentare – Veterinaria.
«Il Treno della Salute – ha continuato Elisa De Berti, Assessore ai Lavori pubblici, infrastrutture e trasporti della Regione Veneto – è risultato di un lavoro di squadra tra diversi soggetti: la Regione Veneto, nella componente del Sociale con l’assessore Lanzarin, e in quella dei Trasporti con la sottoscritta, Trenitalia e i Ferrovieri con l’Africa, insieme al Cuamm e al Dipartimento di Prevenzione. Ci troviamo in una terra abitata da persone che possiedono un forte senso di altruismo e di vicinanza per chi è in difficoltà, per chi ha bisogno di aiuto. Non a caso tra le eccellenze del Veneto si annoverano la forza del suo volontariato e l’organizzazione dei suoi servizi sanitari. Questo è un treno che non viaggia su un binario morto, ma su uno stabile che guarda al futuro, perché ha dato un grande servizio ai cittadini. Il suo tragitto è destinato a continuare perché i chilometri da percorrere sono ancora tanti ma soprattutto c’è ancora molto lavoro da fare».
E l’assessore ai Servizi Sociali della Regione Veneto, Manuela Lanzarin ha aggiunto: «Tutto il mio plauso e sostegno a questa iniziativa che va nella direzione di dare informazioni e di fare prevenzione. Con Medici con l’Africa Cuamm abbiamo un rapporto consolidato e questo è un esempio di servizio per le persone più fragili, anche qui in Italia e non solo in Africa, che non riescono ad accedere ai servizi».
Mentre Tiziano Baggio, direttore regionale Veneto di Trenitalia ha posto l’accento sul valore del fare squadra e del fornire un servizio pubblico di eccellenza, come questo: «questa iniziativa ci ha insegnato quanto sia importante fare rete Sui nostri treni viaggiano le persone, con le loro gioie e i loro problemi, noi portiamo in giro “relazioni”. Attraverso il Treno della Salute abbiamo imparato come per fare impresa ci voglia molto cuore, specie quando si opera in un servizio pubblico, specie se vogliamo realizzare modelli di eccellenza, come in Veneto, per il benessere dei cittadini».
«Da questa opportunità abbiamo potuto imparare due cose: – ha precisato Francesca Russo, direttore Direzione Prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria – primo che il concetto di salute deve essere sostenuto sempre; secondo, che ciascuno, con le scelte che fa, è responsabile della propria salute. Noi come Dipartimento Prevenzione dobbiamo cercare, il più possibile, di rendere facili le scelte salutari, per tutti»
In questa occasione importante è stata, infine, ufficializzata la nascita del Gruppo Ferrovieri con l’Africa, vero e proprio gruppo di appoggio di Medici con l’Africa Cuamm.
“Il Treno della Salute” è un’iniziativa organizzata da Medici con l’Africa Cuamm in collaborazione con i Ferrovieri con l’Africa, le Ulss del Veneto, la Direzione Prevenzione – Sicurezza Alimentare – Veterinaria del Veneto e Caritas Veneto, con il sostegno di Regione Veneto e Trenitalia Veneto e con il contributo di Società di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo e MUSME (Museo di Storia della Medicina di Padova).