E’ inaccettabile che nel 2015, ancora circa 800 milioni di persone soffrano di fame cronica, più di due miliardi di persone siano malnutrite o comunque soffrano di carenze di vitamine e minerali; quasi due miliardi di persone siano in sovrappeso o soffrano di obesità; 160 milioni di bambini soffrano di malnutrizione e crescita ritardata. E che, allo stesso tempo, ogni anno 1,3 milioni di ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo prodotto per il consumo umano sia sprecato o si perda nella filiera alimentare.
Così si legge nella Carta di Milano, che oggi, Medici con l’Africa Cuamm sottoscrive al convegno “Il cibo, una risorsa culturale per l’Italia di domani”, organizzato dall’Università di Padova, con il patrocinio di Expo Milano 2015.
E’ un modo per ribadire, insieme a istituzioni, realtà pubbliche e private, società civile che vogliamo impegnarci e fare la nostra parte per combattere queste enormi ingiustizie che, oggi nel 2015, non si possono accettare.
In concreto Medici con l’Africa Cuamm lo sta già facendo in Africa, proprio lì dove maggiore è il bisogno e più eclatante l’ingiustizia. In ciascuno dei 17 ospedali in cui siamo presenti, infatti, ci impegniamo nella lotta alla malnutrizione nei bambini con meno di 5 anni. Lavoriamo in contesti come l’Angola, per esempio, dove l’8,2% dei bambini sotto i 5 anni soffre di malnutrizione acuta, il 30% di malnutrizione cronica e il 15% di sottonutrizione.
Proprio nell’Anno Europeo per lo sviluppo e in occasione di Expo 2015, la Carta di Milano ci aiuta non solo a riflettere, ma anche a prendere posizione e ad adoperarci, nel nostro quotidiano, per ridurre gli sprechi, per avere cura della natura e del cibo, per adottare comportamenti più etici e responsabili. Medici con l’Africa Cuamm intende continuare su questa strada ed essere parte attiva per la riduzione delle diseguaglianze tra Nord e Sud del mondo.
Per trasformare le parole in fatti concreti, vota anche tu per il progetto “Nutri@mo i bambini dell’Angola. La ricetta Cuamm”