“Il vostro arrivo è la risposta attesa dalla Chiesa Centrafricana. Nel nostro paese le strutture sanitarie sono praticamente inesistenti. L’insicurezza c’è, ma non è la preoccupazione maggiore. Se mettiamo in ordine educazione e salute mettiamo le basi per risolvere il problema dell’insicurezza. Se guardo alle strutture sanitarie della mia diocesi vedo dei muri. Non c’è personale, non ci sono farmaci. Sono dei posti dove si va a morire. È inaccettabile che ciò che può essere curato con facilità causi la morte di così tante persone. La salute non dovrebbe essere un lusso. Il vostro impegno in Repubblica Centrafricana ci fa bene e vi diciamo “benvenuti”! Le sfide sono grandi ma sono sicuro che insieme sapremo affrontarle”. Queste le parole dell’Arcivescovo di Bassangua, Nestor Nango Azabyan, Presidente della Conferenza episcopale della Repubblica Centrafricana in visita ieri al Cuamm, accompagnato da don Raffaele Gobbi, direttore del Centro Missionario di Padova, da Padre Gaetano Montresor, nuovo superiore della comunità comboniana di Padova e da Padre Lionello Melchiori della Società Missioni Africane. Parole che rappresentano un forte appello e un concreto incoraggiamento per il nuovo intervento di Medici con l’Africa Cuamm in Repubblica Centrafricana, iniziato nel luglio scorso con il supporto al Complesso Pediatrico di Bangui.

 

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