Medici con l’Africa Cuamm esprime cordoglio agli operatori di Medici senza Frontiere, alle loro famiglie e all’organizzazione intera per i gravi fatti accaduti nella notte tra il 2 e il 3 ottobre a Kunduz, nel nord dell’Afghanistan.
In attesa che sia fatta chiarezza sulla vicenda, siamo profondamente vicini a chi, come noi, crede che la salute sia un diritto umano fondamentale e battersi per il suo rispetto un dovere.
La violazione di una struttura sanitaria, luogo protetto e intoccabile, ci riempie di dolore tanto più che in questo momento – fa sapere l’organizzazione, con cui la collaborazione sul campo è sempre proficua e fattiva – « l’ospedale di MSF non è più in funzione. Non è possibile effettuare attività mediche all’interno della struttura».
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