«Provate a immaginare un ospedale senza acqua corrente. Acqua per lavarsi le mani tra un paziente e l’altro, acqua per lavare le stanze, per pulire gli strumenti… acqua per preparare il latte e somministrare le terapie. Muniti della santa pazienza che solo l’Africa sa elargire in quantità così generose a chi sul suo suolo emette il primo vagito, gli infermieri e le infermiere dell’Ospedale di Chiulo caricano sulle loro spalle o sulle loro teste pesanti secchi pieni d’acqua. C’è dedizione, fatica e un desiderio quasi commovente di svolgere il proprio lavoro con dignità, nonostante le difficoltà e i limiti con i quali si combatte quotidianamente. Perché è proprio vero: “Non conosciamo mai il valore dell’acqua finché il pozzo è asciutto”». (T. Fuller)

Cinzia Ricci, specializzanda in Pediatria partita per Chiulo con il progetto Junior Project Officer di Medici con l’Africa Cuamm


L’EMERGENZA: MANCA L’ACQUA CORRENTE

Attualmente l’ospedale di Chiulo si trova ad affrontare un grave problema: non c’è acqua corrente in tutta la struttura, perché l’impianto idraulico esistente è in pessime condizioni. Il sistema di tubazioni e di pompe è ormai datato e usurato dal tempo e non è sufficiente per far arrivare l’acqua in tutto l’edifico. Gli operatori sanitari si trovano costretti ad attingere l’acqua dalla cisterna esterna all’ospedale e trasportarla con dei secchi nei vari reparti.
L’assenza di acqua corrente compromette seriamente il rispetto delle misure igieniche, non permettendo ai medici di curare i pazienti in un ambiente sicuro e protetto.

 

UN NUOVO IMPIANTO IDRAULICO

Per porre rimedio a questa situazione, Medici con l’Africa Cuamm punta a realizzare un nuovo sistema idraulico in grado di garantire l’acqua corrente in tutto l’ospedale.
Il progetto è molto ambizioso e difficile da realizzare sia dal punto di vista logistico, perché l’ospedale si trova in una zona semidesertica, sia dal punto di vista dei costi di costruzione.

 

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MEDICI CON L’AFRICA CUAMM A CHIULO

Dal 2000 Medici con l’Africa Cuamm opera nell’ospedale diocesano di Chiulo con l’obiettivo di garantire la salute materno infantile e combattere la malnutrizione. Nel corso del 2016 ha attivato il programma “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni” per garantire un parto sicuro e l’assistenza nutrizionale del bambino dal concepimento ai primi due anni di vita. L’ospedale si trova nella provincia di Cunene, conta 234 posti letto e intercetta una popolazione di circa 300.000 persone che vive in un’area semideserta ai confini con la Namibia.

 

ALCUNI DATI

Nel 2017, la struttura è stata in grado di offrire:

33.021 – visite ambulatoriali

6.613 – ricoveri

18.151 – vaccinazioni

2.000 – parti

 

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