Proiezioni d’eccezione in collaborazione con i locali Istituti Italiani di Cultura, rispettivamente venerdì 7 e lunedì 17 giugno.
Il documentario “Medici con l’Africa” di Carlo Mazzacurati, presentato fuori concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia con grande successo di pubblico e critica, racconta una storia fatta di tante piccole storie, quelle dei volontari di Medici con l’Africa Cuamm la più grande organizzazione italiana per la tutela della salute delle popolazioni africane. Un racconto che si apre alla dimensione internazionale portando all’estero “l’Italia migliore, quella che resiste e che pochi raccontano” (G. A. Stella).
Prima tappa domani venerdì 7 giugno alle 19 con la proiezione in programma presso l’Auditorium dell’Ambasciata italiana a Washington Dc (3000 Whitehaven Street NW).
Seguelunedì 17 giugno alle 19 la presentazione presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles(Rue de Livourne, 38), con dibattito condotto, al termine della proiezione, dalla Prof. Federiga Bindi, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura.
«L’idea che ho seguito è stata quella di raccontare un mondo che non conoscevo man mano che lo scoprivo, in tempo reale. Il film è la storia di un gruppo di persone che si occupa di portare salute in Africa e del loro modo un po’ speciale di farlo. È venuto fuori un ritratto collettivo, credo, dove ciascuna individualità è fondamentale, ma dove esiste uno spirito comune molto forte che fa convivere tenacia, capacità di sacrificio con dolcezza e anche ironia. Influenzato da questo loro stile ho cercato anch’io di fare un film ‘leggero’ per quanto sia possibile su di una materia comunque drammatica come la questione della salute nell’Africa sub-Sahariana».
In queste parole del regista Carlo Mazzacurati è racchiusa l’essenza di “Medici con l’Africa”. Il documentario racconta l’avventura affascinante e difficile di un’organizzazione che, nata 60 anni fa a Padova, ha inviato oltre 1.300 professionisti in 40 diversi paesi di intervento, soprattutto in Africa. È la storia di
uno scambio continuo per far sì che la salute, la cura, la guarigione siano alla portata di tutti, anche di chi vive nelle località più povere dei paesi più poveri del mondo.
Per Mazzacurati, che ha accettato di accompagnare una missione in Mozambico di Medici con l’Africa Cuamm, si è trattato di un viaggio alla scoperta di un territorio sconosciuto, un’Africa senza alcun esotismo, nella straziante post-modernità fatta di cemento e telefonini. Qui ha incontrato medici, autorità, realtà, storie.