In concomitanza con la festa della donna, è stata inaugurata lunedì 9 marzo alle 13 al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York la mostra fotografica “A waiting room – Mothers and childen first”, della fotografa polacca Kasia Ciechanowska. La mostra, realizzata in collaborazione con le Rappresentanze Permanenti di Italia e Tanzania presso le Nazioni Unite e “Merck for Mothers – Committed to saving Lives”, sarà visitabile fino al 20 marzo.
Una sala d’attesa senza pareti, tutto intorno all’ospedale di Tosamaganga, in Tanzania, dove le famiglie aspettano, giorno dopo giorno. Questo lo spazio dove si svolge la storia di Eliza, una donna diventata nonna da pochi giorni e ora in attesa che il suo nipotino nato prematuramente cresca un po’, che sua figlia si rimetta e possa tornare là fuori, che la vita riprenda a scorrere.
È una storia per immagini, della giovane fotografa polacca Kasia Ciechanowska, che racconta dall’alba al tramonto la storia di Eliza e della quotidianità di una vita tra attesa, tristezze, speranze, fatica, mostrando la centralità di questa figura di donna che con gesti umili e presenza forte dà coraggio e tiene insieme la famiglia. Spendere un giorno con Eliza significa esplorare la vita quotidiana di pazienti e famiglie, condividendone sentimenti e attese. Un viaggio fotografico della durata di un giorno che mostra le interconnessioni tra le cure mediche e la cura della famiglia come parti dello stesso percorso di “salute” e approfondisce il ruolo della donna nella società africana.
È questo il contesto in cui Medici con l’Africa Cuamm opera ogni giorno da oltre sessant’anni nell’Africa sub-Sahariana, dove si batte per il diritto alla salute e in primo luogo per il diritto di mamme e bambini ad assistenza e cure. E dove lotta perché in quella sala d’attesa a cielo aperto si possa sempre più contare sulla presenza di personale sanitario qualificato e venga garantita la salute per tutti.
Il reportage è tratto dal lavoro collettivo “Lights of life” che raccoglie reportage fotografici e video di cinque giovani artisti europei che nel 2013 a Tosamaganga in Tanzania hanno raccontato le persone e le storie che la Ong Medici con l’Africa Cuamm incontra e vive ogni giorno (contattaci direttamente per maggiori informazioni su “Lights of life” cuamm@cuamm.org).
Focus su: Kasia Ciechanowska
Nata a Lodz (in Polonia), ha studiato come architetto e urban designer in Francia e nel Regno Unito. Ha sempre condotto la sua vita e i suoi lavori spinta dalla curiosità per gli spazi e le persone; si interessa anche dei molteplici scenari legati alle diverse forme di sostentamento, alle strutture socio-economiche e alle ragioni culturali associate alla formazione e trasformazione dell’ambiente spaziale e delle società. Da molti anni viaggia con il suo sacco a pelo in tutto il mondo, lavora come fotografa documentarista freelance, è una scrittrice critica e performer artist.