Medici con l’Africa Cuamm sostiene in Sud Sudan cinque ospedali a Rumbek, Cuibet, Yirol, nello stato dei Lakes, e Maridi e Lui, 164 strutture sanitarie distribuite su 5 stati federali e 12 contee. Eroga vaccinazioni ed educazione sanitaria in forma mobile, attraverso delle motociclette, in 836 siti del territorio. Nel 2017 le visite ambulatoriali effettuate sono state 150.043 negli ospedali e 826.126 nelle strutture sanitarie. Mentre i parti assistiti 3.742 negli ospedali e 12.661 nel territorio. A questo si aggiunge l’impegno per la scuola per ostetriche di Lui e l’intervento a Nyal.
EMERGENZA SUD SUDAN: I NUMERI DELLA CRISI
- 12 milioni di abitanti
- 7 milioni le persone che avranno bisogno di assistenza umanitaria nel 2018
- 2 milioni gli sfollati dentro i confini del paese
- 1,3 milioni i rifugiati negli stati confinanti
Ma non è ancora abbastanza.
Da aprile 2017, a seguito dell’intensificarsi dell’emergenza dei rifugiati sud sudanesi che si riversavano nei paesi confinanti, è stato avviato un intervento in Etiopia, nella regione di Gambella, area di accesso al paese per chi scappa dal Sud Sudan.L’area è arrivata ad ospitare oltre 400.000 rifugiati a fronte di una popolazione residente di 420.000 persone. Attualmente, in questa regione, Medici con l’Africa Cuamm supporta l’Ospedale regionale di Gambella e altre 7 strutture sanitarie periferiche con un programma triennale di rafforzamento del sistema sanitario.L’intervento comprende anche il campo profughi più esteso della zona,quello di Nguenyyiel, che ospita oltre 82.000 persone,in cui vengono assicurati servizi sanitari di base.
Sempre nel 2017, il nostro intervento si è esteso alla regione del West Nile, in Uganda, in cui hanno trovato rifugio oltre un milione di persone in fuga dal Sud Sudan. La presenza coinvolge i distretti di Yumbe, Arua, Adjumani, Moyo,Koboko e Kyriandongo,dove vengono supportate 257 strutture sanitarie con azioni a tutti i livelli:riabilitazioni, formazione del personale e fornitura di farmaci e attrezzature,allo scopo di renderei servizi più accessibili alla popolazione locale e per quella rifugiata.Inoltre viene fornita assistenza sanitaria di base all’interno di 19 campi profughi presenti sul territorio del West Nile.
IL WEST NILE
In Uganda, nella regione del West Nile, su di una popolazione locale di 1.700.00 abitanti si sono riversati un milione di rifugiati. Qui è in corso un’epidemia di morbillo causata dai molti bambini e adulti che non sono stati vaccinati. Qui, dove già siamo presenti in 19 campi profughi e 6 distretti, attraverso 257 strutture sanitarie di diverso livello, nel 2018 vogliamo riabilitare 24 strutture, formare gli operatori e 20 attivisti territoriali. Facciamo nostra la Rehope strategy governativa, secondo la quale le attività condotte in aree in cui i rifugiati sono ospitati devono essere integrate e coinvolgere sia le comunità residenti che quelle ospiti.
COSA POSSIAMO FARE CON IL TUO AIUTO
Cercare concrete piste di futuro per queste persone. In Sud Sudan, con il tuo contributo possiamo mettere a disposizione della popolazione cliniche mobili, con moto e barche per intervenire nelle emergenze. In West Nile, possiamo dare nuova vita a 24 strutture sanitarie. Occorre dare risposte alle esigenze sanitarie di questi luoghi, rinforzando le realtà esistenti, creandone di nuove, portando attrezzature, mezzi, formando personale qualificato. Sono le necessità alle quali vogliamo rispondere: dall’acquisto di una zanzariera per proteggere una madre dalla malaria, a garantire vaccini per fermare un’epidemia. Il tuo aiuto può fare la differenza.
Ecco alcuni interventi sanitari concreti che possiamo portare avanti con il tuo aiuto:
Con 10 euro puoi donare
10 vaccinazioni contro il morbillo
Con 30 euro puoi donare
un trasporto in barca di un paziente
Puoi contribuire anche tramite:
– c/c postale allegato 17101353
– IBAN: IT 32C050181210 1000011078904 con bonifico bancario presso Banca Popolare Etica, Padova.
SUD SUDAN
«Questo paese ha una mortalità materna e infantile tra le più alte del mondo, attraverso il programma di formazione che stiamo svolgendo,vogliamo qualificare giovani competenti per far parte della squadra e migliorare la condizione di mamme e bambini in Sud Sudan.Sono molte le cose che desideriamo realizzare ma le risorse sono ancora limitate».
Magdalen Aworostetrica e formatrice
Formare nell’ emergenza. È proprio nei contesti emergenziali, in cui più è difficile immaginare un’azione di formazione, che diventa importante assicurare competenze sanitarie specifiche. Nel 2019 Medici con l’Africa Cuamm intende riavviare i corsi della Scuola ostetriche dell’Ospedale di Lui,attivando il secondo ciclo triennale di formazione, tenuto da formatrici e ostetriche come Magdalen.
Con 250 euro puoi garantire
UNA BORSA DI STUDIO A UN’OSTETRICA
ETIOPIA
«Credo che sia importante dimostrare alle donne che vivono nel campo che è possibile fare qualcosa di concreto per gli altri,imparare e poi poter supportare le altre donne a fare altrettanto.Attrezzature, riabilitazione e formazione sono quello di cui qui abbiamo bisogno».
Nyarek Tang Jal operatrice comunitaria che lavora nel campo di Nguenyyieel
Il campo profughi di Nguenyyiel è il più grande della regione di Gambella e ospita oltre 82.000 persone. Medici con l’Africa Cuamm ha avviato un intervento nell’area di accesso all’Etiopia per chi fugge dal Sud Sudan. Nel 2019 intende potenziare il posto di salute all’interno del campo trasformandolo in un vero e proprio centro di salute, per offrire una copertura sanitaria maggiore ad una popolazione in continua crescita.
Con 40 euro puoi garantire
UN PARTO ASSISTITO
UGANDA
«Molte morti di mamme e bambini qui sono legate alle gravidanze adolescenziali, numerose in molte ragazze che aspettano il loro primo bambino a 13 o 14 anni. Ad Arua stiamo implementando delle commissioni di indagine sulle morti materne, lavorando insieme ai membri della comunità».
Dr. Ambrose KatungiTechnical Advisor per tubercolosie salute materno infantile
La salute di mamme e bambini è sempre al centro dell’attenzione di Medici con l’Africa Cuamm, che nei distretti di Yumbe, Arua,Adjumani, Moyo, Kobokointende rafforzare l’assistenza al parto complicato, anche nelle strutture sanitarie periferiche. Per questo si impegna a mettere in funzione la sala operatoria nei centri di salute di Obongi, nel distretto di Mojo, e Omugo,nel distretto di Arua. Questo per eseguire in sicurezza i parti cesarei, un nuovo servizio a disposizione sia della popolazione residente che di quella sfollata.
Con 100 euro puoi garantire
IL CESAREO AD UNA MAMMA