Cosa abbiamo fatto nel 2017

In Sud Sudan la drammatica guerra civile sta colpendo soprattutto donne e bambini che cercano riparo a Nyal, nelle paludi inospitali lungo il Nilo, dove si combatte meno ma manca ogni genere di supporto. Le storie che ogni giorno raccolgono i nostri operatori parlano di violenze, di viaggi affrontati con mezzi di fortuna e della difficoltà di trovare cibo e riparo. Siamo presenti nel paese da oltre 10 anni e oggi supportiamo 5 ospedali e 90 strutture sanitarie che sono riconosciuti come luoghi neutrali per tutta la popolazione. Non potevamo restare a guardare. A maggio è iniziato il nostro intervento dove più grave è la crisi. Vogliamo dare supporto al centro di salute che già esiste ma anche aiutare le popolazioni nascoste nelle isole, che ora non hanno nessun tipo di sostegno e collegamento.

Nel centro di salute
Il Cuamm ha inviato un’ostetrica di etnia nuer che conosce bene la zona, la lingua, le abitudini, che ha saputo quindi relazionarsi in modo efficace con le autorità locali e farsi accettare dalla popolazione. L’ostetrica supervisiona le attività del team che opera dentro e fuori il centro di salute e lavorerà all’interno della sala operatoria che stiamo costruendo. Un gruppo di manovali reclutati a Nyal è già all’opera, coordinati da alcuni tecnici specialistici che abbiamo inviato dalla capitale.

Nelle isole
Un medico inviato a Nyal ha aperto e rafforzato i contatti con le autorità locali e, assieme, hanno identificato 4 isole su cui costruire posti di prima assistenza. Sono stati dunque assegnati altrettanti operatori sanitari che vivono assieme alle comunità e prestano loro i soccorsi di base. In attesa che siano costruite le strutture dedicate, la popolazione locale ha messo a disposizione alcune capanne e ha dato un contributo per raccogliere pali, sabbia e sassi. In questo modo, abbiamo potuto iniziare a fare visite ambulatoriali e screening nutrizionali, a fornire trattamento per le malattie più diffuse come malaria, diarrea e infezioni respiratorie. Ogni operatore ha a sua disposizione un kit di base di farmaci e strumenti medici e un telefono satellitare con cui avvertire il referente Cuamm per il trasporto dei pazienti più critici.

Le cliniche mobili
Abbiamo dotato di motore e reso operativa una barca messa a disposizione dalle autorità locali che usiamo per mantenere i contatti e rifornire i posti di primo soccorso sulle isole. Abbiamo inoltre acquistato e trasportato a Nyal un mezzo a motore adatto a muoversi su strade dissestate e ai limiti della praticabilità. In questo modo possiamo trasferire al centro di salute i pazienti più critici, ma anche trasportare materiale edile, sanitario e di primo soccorso.

 

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