Contesto

Presente in Angola dal 1997, Medici con l’Africa Cuamm  lavora dal 2000 presso l’ospedale di Chiulo, struttura di proprietà della diocesi cattolica di Ondjiva.

Unico riferimento per le oltre 240.000 persone che vivono nel municipio di Ombadja, l’ospedale si trova nell’estremo sud del paese, al confine con la Namibia, in una zona semidesertica fortemente condizionata da fenomeni di cambiamento climatico: tra gli ultimi, la siccità della primavera/estate 2015 (leggi anche l’appello del Cuamm “Malnutrizione, è allarme in Cunene”).

Dal 2012 l’ospedale di Chiulo e le strutture del suo territorio di riferimento (3 centri e 24 posti di salute) sono coinvolti nel programma “Prima le mamme e i bambini”, per migliorare la copertura, la qualità e l’equità dei servizi sanitari offerti alle mamme e ai bambini, i più esposti alle conseguenze fisiche e cognitive dell’insicurezza alimentare.

 

Alcuni numeri

Nel 2014, presso l’ospedale di Chiulo

1.028 parti assistiti

3.249 visite prenatali

1.675 ricoveri pediatrici

Nel 2014, nella provincia del Cunene (fonte: Ministero della Salute angolano)

5% dei bambini sotto i 5 anni soffrono di malnutrizione severa
16,4% di malnutrizione globale

Obiettivi

Gli operatori di Medici con l’Africa Cuamm sono al lavoro nell’ospedale di Chiulo e nelle strutture periferiche per tutelare la salute materna e infantile, facendo in modo che sempre più donne abbiano accesso al parto assistito e i bambini di età inferiore ai 5 anni ricevano il supporto nutrizionale di cui hanno bisogno.

Il progetto in particolare mira a:

  • supportare le mamme alloggiate nella casa d’attesa;
  • assicurare la riabilitazione dei bambini ricoverati presso l’unità nutrizionale della Pediatria dell’ospedale di Chiulo;
  • monitorare lo stato nutrizionale della popolazione interessata dall’iniziativa, per riferire i casi più gravi all’unità dell’ospedale.

 

Attività

Con il tuo aiuto, gli operatori saranno in grado di:

  • supportare le mamme della casa d’attesa

La casa d’attesa di Chiulo è la struttura destinata ad ospitare le donne gravide che provengono da zone lontane dall’ospedale, evitando riferimenti all’ultimo momento o solo in presenza di complicazioni. Medici con l’Africa Cuamm offre assistenza clinica e provvede alle piccole necessità delle circa 20 donne al mese alloggiate nella casa (cibo e corretta alimentazione, legna, acqua, lenzuola).

  • sostenere il funzionamento dell’unità nutrizionale

L’unità nutrizionale realizzata all’interno della Pediatria dell’ospedale di Chiulo offre, in accordo con le autorità sanitarie locali, un servizio gratuito per la cura dei bambini sotto i 5 anni affetti da malnutrizione. Medici con l’Africa Cuamm mette a disposizione dell’unità nutrizionale un medico pediatra e quattro infermiere, oltre a garantire l’approvvigionamento di alimenti proteici e formule terapeutiche per i piccoli ricoverati.

  • eseguire il monitoraggio nutrizionale

L’esperto di salute pubblica del Cuamm svolge l’attività di monitoraggio nutrizionale misurando la circonferenza del braccio (Mid-Upper Arm Circumference MUAC) tra la popolazione interessata dall’iniziativa, per sorvegliare la situazione nutrizionale e riferire i casi più gravi all’unità dell’ospedale di Chiulo.

 

Cosa puoi fare

Contattaci per effettuare una donazione cuamm@cuamm.org o sostieni online il nostro impegno

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Per approfondire

«Quando è arrivata all’ospedale di Chiulo, Rosaria aveva 3 mesi e pesava poco più di tre chilogrammi. Senza più latte per allattarla, senza
la possibilità di comprare quello artificiale (dalle zone rurali servono almeno 3 ore di jeep per arrivare in città) e senza soldi, la sua mamma l’ha affidata, scheletrica e senza nemmeno la forza di piangere, alle cure dei medici del Centro Malnutriti del Reparto di Pediatria. Dopo averla alimentata con latte e supplementi vitaminici e aver insegnato alla sua mamma come utilizzare bicchiere e cucchiaino, Rosaria ha ricominciato a guadagnare peso; appena compiuti i 5 mesi, è tornata a casa. Ora la sua vita dipende dagli insegnamenti che le infermiere hanno dato alla sua mamma spiegandole come accudirla e quale sia il suo fabbisogno alimentare, dal latte e dai nutrimenti che l’ospedale potrà fornirle, dai controlli a cui dovrà sottoporsi.». Paola Gaddi, medico Cuamm, 2014

 

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