Garantire l’accesso alle cure significa tante cose diverse: vuol dire cominciare da territori sconfinati, viaggiando da una comunità all’altra per informare, per raccontare alle persone che esiste qualcuno disponibile a prendersi cura di loro, e che tutto ciò che devono fare è raggiungere i centri di salute periferici.

Nei villaggi

La salute è un diritto. Questa è la convinzione che muove il nostro lavoro a partire dai villaggi, dove andiamo a spiegare che esiste per tutti la possibilità di essere curati nel centro di salute o nell’ospedale più vicino. Informare però non basta. Spesso
i villaggi sono isolati e il costo del viaggio scoraggiante.

«Al centro di salute mi sento protetta. C’è un’ostetrica che mi ha visitata durante tutta la gravidanza e mi ha spiegato che partorire in casa è rischioso, così ho deciso che, quando sarà il momento, verrò qui perché voglio che sia lei a occuparsi di me». Chara, mamma

In viaggio

Il viaggio non è così semplice: le strade sono difficili da percorrere e ogni trasferimento ha un prezzo in termini economici e di impegno. Ecco dunque che ci preoccupiamo di assicurare i trasporti in ambulanza, o di distribuire voucher perché le future mamme abbiano la possibilità di muoversi in autonomia per andare ai controlli necessari e a partorire in una struttura attrezzata.

«Il centro di salute e l’ospedale distano 25 km. Un viaggio di mezz’oretta, in condizioni normali, che può diventare un’infinità, soprattutto nella stagione delle piogge. Per questo abbiamo dato un buono per un viaggio gratuito». Yasmin, ostetrica locale

Negli ospedali

Ogni struttura ospedaliera deve essere equipaggiata e rifornita. Negli ospedali i nostri interventi non sono mai di semplice assistenza. Mettiamo particolare attenzione nella formazione dei medici e del personale locale, per renderli competenti e autonomi.

«Chara è provata da una trasferta estenuante. La portiamo in sala operatoria e facciamo di tutto per salvare lei e il suo bambino. Ma nulla, il piccolo non ce l’ha fatta. Non dimenticherò mai il suo pianto disperato. Dobbiamo fare di più». Eleonora, medico

Sostegno Cuamm Ospedale Africa

 

Ognuno può fare la sua parte. Ecco perché ci rivolgiamo anche te con la consapevolezza che camminare insieme, passo dopo passo, aiuta a rendere la strada meno in salita.

Cosa puoi fare

10 euro offri un voucher per il trasporto di un paziente all’ospedale di Oyam (Uganda)
Dona ora

40 euro assicuri l’assistenza a una mamma per il parto all’ospedale di Tosamaganga (Tanzania)
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50 euro garantisci un trasporto in ambulanza all’ospedale di Pujehun (Sierra Leone)
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80 euro aiuti la riabilitazione di un centro di salute nelle contee del Sud Sudan
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250 euro assicuri il costo per la formazione di un’ostetrica all’ospedale di Wolisso (Etiopia)
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Puoi donare anche con

  • c/c postale 17101353 intestato a Medici con l’Africa Cuamm
  • IBAN: IT 91H0501812101000000 107890 per bonifico bancario presso Banca Popolare Etica, PD

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