Obiettivi

Avviato nel mese di marzo 2015, il progetto è destinato alle 298.200 persone che vivono nel Municipio di Ombadja, situato nella provincia meridionale del Cunene. A loro vogliamo offrire un’assistenza sanitaria di qualità da cui troppo spesso sono escluse: nel contesto rurale in cui vivono, infatti, i servizi sanitari sono scarsi e, quando esistenti, difficilmente raggiungili.

Con una particolare attenzione ai 14.314 parti attesi quest’anno, lavoriamo per:

  • ridurre la mortalità materno-infantile;
  • diminuire il numero di bambini che muoiono sotto i 5 anni per malnutrizione o per malattie comuni (come malaria, diarrea, infezioni respiratorie);
  • migliorare la gestione dell’ospedale e dei centri di salute periferici.

 

Cosa vogliamo fare

Presso l’ospedale di Chiulo:

  • formare operatori sanitari locali sulle procedure chirurgiche e sulle cure ostetriche di emergenza (taglio cesareo), dotare la sala operatoria e la sala parto  di attrezzature e materiali di consumo per migliorare la qualità dei servizi chirurgici e ostetrici;
  • garantire la presenza di un pediatra neonatologo e attrezzare l’area neonatale per migliorare l’assistenza al neonato;
  • rafforzare le  capacità tecniche e formare il personale della pediatria per migliorare i servizi di cura di malaria, HIV, tubercolosi, malnutrizione, diarrea acuta e infezioni respiratorie;
  • rendere operativa e sicura la banca del sangue per garantire le trasfusioni a mamme e bambini;
  • fornire un apparecchio ecografo per migliorare il servizio diagnostico;
  • fornire un apparecchio GenXper MTB/RIF per rendere la struttura ospedaliera un centro di riferimento provinciale per la diagnosi della TB resistente.

Nel territorio e, in particolare, nei 3 centri di salute coinvolti:

  • organizzare un servizio di trasferimento dai centri all’ospedale, mediante ambulanza e trasmissioni radio;
  • rafforzare i gruppi comunitari esistenti e le organizzazioni locali per monitorare le condizioni di malnutrizione infantile e garantire le cure presso il centro nutrizionale di Chiulo.

 

Cosa stiamo facendo

La nostra modalità di intervento prevede, da un lato, il coinvolgimento diretto dei medici e del personale Cuamm sia all’interno dell’ospedale di Chiulo che nelle unità sanitarie periferiche per garantire assistenza tecnica, clinica e chirurgica; dall’altro lato, la formazione a tutti i livelli (on the job, corsi di Infermieristica e Ostetricia) e la sensibilizzazione degli operatori sanitari nelle comunità.

 

Risultati

Dal 18/03/2015, presso l’ospedale di Chiulo e nei centri di salute del territorio, siamo riusciti a:

  • garantire la presenza continuativa di un medico ginecologo-chirurgo, di un pediatra-neonatologo e di un’esperta di salute pubblica per migliorare la qualità dei servizi materno-infantili offerti;
  • completare l’80% degli acquisti di attrezzature per sala operatoria, sala parto, pediatria, laboratorio di analisi e banca del sangue;
  • definire la strategia del sistema di riferimento mediante la distribuzione di incentivi destinati sia alle circa 70 ostetriche tradizionali che riferiscono le donne in ospedale, che alle mamme stesse a cui viene donato un mama kit, comprendente il necessario per la propria igiene e per quella del bambino;
  • migliorare le condizioni  strutturali e garantire la fornitura di cibo presso le case di attesa di Chiulo (che ospita una media di 50 donne al mese) e Okanantoni (8 donne al mese);
  • svolgere sessioni formative e training on the job di infermieri e operatori sanitari sulla cura della malaria, sul trattamento della malnutrizione pediatrica, sull’utilizzo dei protocolli ospedalieri, sull’assistenza pre-operatoria, sulle visite prenatali e sul parto (circa 130 gli operatori coinvolti);
  • assicurare supporto alimentare a 65 pazienti affetti da tubercolosi, ricoverati presso l’ospedale di Chiulo da gennaio 2016.

 

Testimonianza

«Motociclette a tre ruote con un piccolo cassone (ribattezzate “Alleluia Alleluia”, come i canti che le accompagnano durante i funerali) sono gli unici mezzi a disposizione di oltre 16.000 persone, gli abitanti del comune angolano di Mukope. Durante la stagione delle piogge, le moto si rivelano assolutamente inadatte alla circolazione in quest’area rurale molto ampia, tra le più popolose della provincia meridionale del Cunene». Franca Cattoi, capoprogetto – luglio 2015

 

Ci stanno aiutando

  • AIF
  • donatori privati

 

Cosa puoi fare

Anche un piccolo aiuto si traduce in un gesto concreto. Ad esempio, con
15 € doni un Mama kit a una donna che si reca in ospedale a partorire
Dona ora

40 un trasporto in ambulanza dai centri periferici all’ospedale di Chiulo
Dona ora

 

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