Obiettivi

Il progetto ha aiutato a consolidare il sistema sanitario cattolico etiope per migliorare l’accessibilità e l’equità dei servizi materno infantili forniti dalla rete delle 78 strutture sanitarie cattoliche del Paese (ECS – Ethiopian Catholic Secretariat).

Cosa abbiamo fatto

Abbiamo supportato e monitorato il lavoro degli operatori delle strutture sanitarie cattoliche attraverso periodiche supervisioni, borse di studio e incentivi economici stimolandoli a migliorare i servizi per la salute di mamme e bambini. Agli operatori sono state destinate specifiche attività di formazione che proponiamo sui temi: gestione delle strutture sanitarie, Health Management and Information System (HMIS) – valutazione e monitoraggio delle strutture sanitarie, gestione delle Risorse Umane, Quality Assurance Principle of Health Care.

Grazie alla nascita di un Health Council, composto da rappresentanti della Chiesa e del Ministero della Salute, abbiamo cercato di facilitare e rafforzare progressivamente la cooperazione tra governo e Chiesa cattolica in ambito sanitario, garantendo il rispetto dei principi contenuti nell’accordo fra le due Istituzioni. Esso opera attraverso meeting semestrali durante i quali vengono condivise informazioni, analizzati report, valutata l’implementazione delle policy in vigore ed eventuali necessità, discussi nuovi bisogni e sviluppate nuove strategie.

Risultati raggiunti nel 2013

  • 14 borse di studio assegnate a personale sanitario in servizio nelle 78 strutture;
  • istituzione e operato dell’Health Council (maggio 2013).

Il progetto si è concluso nel corso del 2015 ma Medici con l’Africa Cuamm ha continuato a sostenere l’unità di salute e contrasto all’Hiv/Aids della Chiesa cattolica etiope offrendo supporto tecnico, programmatico, gestionale e finanziario al Segretariato cattolico etiope, anche una volta concluso il progetto stesso e allo stesso tempo si è elaborata una ulteriore proposta per dare continuità all’intervento anche se più rimodulata al supporto centrale dei due aspetti più critici: l’implementazione della Public Private Partnership, ormai divenuta policy del paese, e la raccolta e analisi dei dati delle strutture sanitarie cattoliche.

 

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