Sono state 93.538 le visite ambulatoriali nell’ospedale di Wolisso nel 2017, 15.047 i ricoveri, 4.300 i parti, 6.533 le vaccinazioni, 9.583 le visite prenatali. Una ingente quantità di servizi e cure per la salute della popolazione locale, circa 430.000 persone. Oggi l’ospedale San Luca di Wolisso, di proprietà della Conferenza Episcopale Etiope, che il Cuamm gestisce e in cui opera dal 2000, è collegato alla rete elettrica urbana, ma la fornitura non sempre è affidabile. Frequenti, infatti, sono le interruzioni della corrente, per ovviare alle quali vengono utilizzati due generatori diesel, che causano gravi danni all’equipaggiamento e al servizio che l’ospedale deve garantire.

Così nel 2016, in seguito a una visita all’ospedale da parte delle parlamentari Lia Quartapelle e Chiara Braga, viaggio organizzato da Matteo Favero, nasce l’idea di una collaborazione tra il Cuamm ed Enel Green Power, che si concretizza nella donazione, all’ospedale, di un sistema di approvvigionamento con pannelli solari (mini grid). Un impianto di produzione dell’energia che contribuirà a risolvere i problemi legati alla scarsa affidabilità della rete. «Spesso a Wolisso “salta la corrente” – afferma Fabio Manenti, responsabile dei progetti del Cuamm, per moti anni direttore sanitario del San Luca –. Si rischia di stare senza corrente da 1 ora, di giorno, fino a 4 ore, di notte… e questo è un problema per un ospedale, che deve rispondere alle emergenze e mantenere in buon funzionamento tutto l’equipaggiamento. In caso di black-out sono utilizzati 2 generatori diesel, ma di certo un impianto che garantisca la corrente in modo continuativo è indispensabile».

Focus1907

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