“Ieri un operatore del nostro staff è arrivato in ufficio con questo foglio stampato” scrive Federica Citterio, infermiera Cuamm a Gambella, in Etiopia. “Racconta la storia di una ragazza che da qualche tempo partecipa alle coffee ceremony, momenti di incontro durante i quali parliamo alle mamme e alle donne incinta delle buone pratiche da tenere durante e dopo la gravidanza, e le invitiamo a rivolgersi alle strutture sanitarie per le visite.

La ragazza della storia fa parte del gruppo di Bonga, che è uno dei villaggi in cui implementiamo le attività e dove supportiamo un centro di salute. L’operatore che mi ha portato il foglio era così orgoglioso che ho pensato di scannerizzarlo e condividerlo con voi”.

La regione di Gambella, in Etiopia, oggi ospita quasi quattrocentomila rifugiati sud sudanesi. Per favorire l’integrazione sociale ed evitare tensioni che porterebbero solo a nuove sofferenze, Medici con l’Africa Cuamm interviene nei campi profughi e in sei distretti della regione, a beneficio quindi sia degli sfollati che della popolazione residente. Formazione degli operatori locali, visite, vaccinazioni, fornitura di materiali e ristrutturazioni sono le attività principali, che hanno sempre un’attenzione particolare per la salute delle mamme e dei bambini.

La ragazza che partecipa alle coffee ceremony con finalità di prevenzione è Nigatwa Yigezu ha 25 anni e vive a Bonga Town con suo marito e tre figli, due maschi e una bambina. Lei è una casalinga e la famiglia vive con i guadagni del marito, che lavora saltuariamente in miniera. Ha conosciuto per la prima volta il Cuamm durante gli incontri che l’organizzazione dedica alle donne incinte e alle mamme. Lei era circa alla 35ma settimana di gestazione e si è sottoposta a una visita prenatale. Si è dimostrata subito attiva nella discussione facendo domande, portando la propria esperienza ed esponendo le sue opinioni. Da quel momento, ha fatto tutte le visite prenatali durante tutte e tre le gravidanze ed è sempre venuta a partorire nel Centro di salute.

A dicembre, lo staff del Cuamm in visita al centro di salute di Bonga l’ha trovata ricoverata dopo che aveva partorito la sua splendida bambina. Tutti si sono fermati a salutarla e a farle i complimenti. Nigatwa era contenta per il sostegno ricevuto e perché sia lei che la bambina stanno bene. Ha parlato ancora degli incontri con le donne, spiegando che sono utili, che servono a ricordare gli appuntamenti per le visite, a rassicurarle e tranquillizzarle anche riguardo le voci e le credenze che si sentono nei villaggi, perché le operatrici sono preparate e competenti. Anche adesso che deve allattare, Nigatwa intende continuare a seguire gli incontri e pensa che potrà dare il proprio contributo per informare, educare e sensibilizzare le altre donne e le altre mamme.

 

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