«I primi anni di vita del bambino sono i più delicati e importanti, perché è durante quel periodo che si sviluppano le sue capacità emotive, cognitive e sociali. Il nostro compito è dunque anche quello di sensibilizzare le comunità e chiunque si prenda cura dei più piccoli su quanto sia necessario assicurare una buona nutrizione soprattutto durante la prima infanzia».
Hadija Halidi, capo progetto di Medici con l’Africa Cuamm, è impegnata nei programmi di nutrizione in Tanzania e domenica 1 ottobre è stata ospite di “This week in Perspective”, una delle trasmissioni più seguite sulla televisione nazionale. Assieme a lei, in studio erano presenti la rappresentante di Unicef Ms Maniza Zaman e la direttrice del Tanzania Food and Nutrition Center, dr. Joyceline Kaganda. L’occasione era quella di presentare un rapporto Unicef sull’importanza di effettuare investimenti a beneficio dei bambini fino a tre anni.
«Le ricerche mostrano che i bambini nati in condizioni svantaggiate che però hanno la possibilità di ricevere maggiori cure durante i primi tre anni di vita saranno in grado, una volta adulti, di guadagnare il 25% in più rispetto a chi non ha avuto stimoli adeguati» ha spiegato la dottoressa Halidi. Un beneficio che è a favore non solo del singolo individuo, ma di tutta la comunità: bambini più sani diventeranno adulti più capaci e produttivi, in grado di contribuire allo sviluppo del proprio paese.
«Nella nostra società c’è ancora poca sensibilità su alcune questioni, soprattutto da parte degli uomini. Per questo Medici con l’Africa Cuamm si impegna a contrasto della malnutrizione cronica e acuta anche attraverso attività di educazione, sensibilizzazione e counselling. È importante che siano entrambi i genitori a prendersi cura del futuro dei propri figli».
Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in Tanzania in 5 regioni (Iringa, Njombe, Dododma, Ruvuma e Simiyu) a favore di una popolazione di quasi 5 milioni di abitanti. Grazie al sostegno di tre grandi donatori come Ciff, Unicef e Aics sostiene un programma di trattamento negli ospedali e nei centri di salute, affrontando sia la malnutrizione acuta che quella cronica. Nel territorio si occupa di fare screening e, attraverso il lavoro degli operatori di comunità, di istruire le mamme su alcuni appropriati comportamenti come l’importanza di una corretta alimentazione durante la gravidanza, dell’allattamento esclusivo fino al primo mese e di preparare pasti equilibrati e nutrienti anche con i pochi alimenti a disposizione.