Il progetto Borsa di Studio Michele Mega permette a due studenti del Corso di Laurea (CdL) in Ostetricia dell’Università degli Studi di Padova di trascorrere tre mesi di formazione in Africa, in uno degli ospedali in cui opera Medici con l’Africa Cuamm.

Questa opportunità è possibile grazie all’impegno e alla lungimiranza di Carolina Mega Cacciavillani, che in ricordo del padre, prof. Michele Mega, professore associato in Clinica Ostetrica e Ginecologica all’Università di Padova e Primo Presidente del Diploma Universitario di Ostetricia, ha deciso di finanziare due borse di studio l’anno per dieci anni (dal 2016 al 2025) per gli studenti che stanno frequentando il secondo o il terzo anno del CdL in Ostetricia.

Il progetto ha lo scopo di formare gli studenti sulle diversità del nascere nelle differenti culture africane e dei relativi bisogni che quelle realtà generano. Tale formazione di tre mesi in Africa viene riconosciuta con 10 crediti formativi universitari (CFU). È possibile consultare il progetto e il bando 2019 sul sito del CdL in Ostetricia.

Il progetto è stato presentato il 18 giugno 2016 presso l’Aula Magna della Clinica Ginecologica e Ostetrica di Padova, durante il quale Carolina ha dichiarato:

Ed infine grazie a voi, studenti del corso di laurea in Ostetricia, che scegliete di svolgere la vostra formazione per tre mesi in Africa. La vostra professione deve spingervi a sentirvi protagonisti della battaglia per garantire l’accesso gratuito al parto sicuro e alla cura del neonato in Africa. La parola d’ordine per voi può essere solo questa: “Prima le mamme e i bambini”, il grande progetto del Cuamm.

È possibile vedere il video integrale dell’evento di presentazione del progetto cliccando qui.

Grazie di cuore a Carolina Mega Cacciavillani per l’entusiasmo con cui sta portando avanti il progetto, e al Corso di Laurea in Ostetricia dell’Università degli Studi di Padova per aver creduto in questo percorso formativo.


I VOLTI E I RACCONTI
DELLE STUDENTESSE PARTITE


BORSA DI STUDIO 2018
Dal 30 aprile al 30 luglio – Uganda, ospedale di Matany

Alessia D’Ambros

La mia esperienza in Uganda è stata un arricchimento personale e professionale.

Mi ha concesso di avvicinarmi ad una cultura affascinante e di tastare problematiche relative ai paesi in via di sviluppo.
Ho conosciuto molte persone e le loro storie, che mi hanno arricchita e fatto riflettere.
Questa esperienza mi ha permesso di conoscere e apprezzare con il tempo l’Uganda, la storia del paese e la cultura che la pervade completamente.
Mi ha inoltre dato la possibilità di osservare i numerosi progetti che sono in corso per migliorare il diritto alle cure e le informazioni che vengono trasmesse, ai fini della prevenzione sanitaria.
Leggi la presentazione della sua tesi.

Alessia Mardegan

Sono partita con tanto entusiasmo e voglia di scoprire una realtà diversa da quella che avevo sempre conosciuto.

Lì ho dovuto affrontare situazioni mai viste prima di allora e che, probabilmente, se fossi rimasta in Italia, non avrei neppure mai visto.
Ho operato in un ambiente dove i dispositivi medici erano limitati e l’arte ostetrica basata su istinto e manualità ne faceva da padrona.
Ho visto donne forti, madri coraggiose e neonati pieni di voglia di vivere.
Ho scoperto un paese pieno di cultura, tradizioni e persone pronte a condividere tutto ciò che hanno.
Sono tornata con un bagaglio colmo di emozioni, sensazioni, esperienze che rimarranno indelebili e con la consapevolezza che avere di più non significa essere migliori.
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BORSA DI STUDIO 2017
Dal 26 aprile al 28 luglio – Tanzania, Ospedale di Tosamaganga

Stefania Tovazzi

L’esperienza a Tosamaganga è stata una delle più corroboranti e decisive che ho affrontato nella mia vita. Al di là delle conquiste e delle scoperte a livello personale, ho avuto la possibilità di immergermi nella midwifery vera e propria: l’uso delle mani, della semeiotica ostetrica, l’utilizzo di quel piccolo strumento di legno che al massimo avevo visto sui libri e l’arte dell’aspettare.

Un altro aspetto importantissimo di questa esperienza che mi porto nel cuore è l’accoglienza che tutti quei volti sorridenti e fiduciosi lasciavano trasparire, nonostante le differenze, nonostante le circostanze.

Gli infiniti “Asante sana”, “grazie molte”, che le donne pronunciavano con la voce stanca, mentre con i loro kanga si rivestivano e si incamminavano con i loro fagottini sono i momenti più vividi che mi porto dall’Africa e ho ancora i brividi a pensarci.

Sicuramente non sarei la stessa se non avessi intrapreso questo percorso. L’Africa cambia, trasforma e modella in un modo che solo Lei sa fare e non posso che continuare a essere grata per avere avuto questa opportunità.
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Marina Croce

Aver avuto l’opportunità di trascorrere tre mesi della mia formazione in Tanzania è stato per me un privilegio.

Questa esperienza mi ha arricchito non solo professionalmente ma anche umanamente, dandomi modo di venire a contatto con una cultura così profondamente diversa dalla nostra ma allo stesso tempo tanto ospitale da farmi sempre sentire parte della comunità.

Il tempo trascorso a Tosamaganga mi ha dato modo di conoscere una realtà che mi ha toccata nel profondo e che mi ha fatto riscoprire la bellezza e l’importanza dei piccoli gesti, come un sorriso e un abbraccio sincero.
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BORSA DI STUDIO 2017
Dal 30 gennaio al 30 aprile – Tanzania, Ospedale di Tosamaganga

Melody Massaro

E’ passato un anno e mezzo eppure i ricordi di quell’esperienza sono ancora in me, se ci ripenso mi vengono in mente milioni di immagini e di risate, di donne e colori, di sorrisi e pianti. Ho imparato tanto dalle persone che in teoria avrebbero dovuto sapere meno e lì ho imparato che OGNI MATTINA DEVI VIVERE, LOTTARE, SBAGLIARE E VINCERE.
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Diletta Dione

È difficile esprimere in poche parole quello che ho ricevuto da quest’esperienza: è un esperienza che va vissuta più che raccontata. L’Africa mi ha cambiata sia come professionista sia come persona. In un’epoca della Medicina in cui ci si concentra sulle nuove tecnologie (certamente molto importanti) l’Africa mi ha aiutato a sviluppare quel sesto senso che tutt’oggi mi guida nell’esercizio della mia professione e che probabilmente all’epoca mi aveva spinta a partire come studentessa di Ostetricia per questa grande avventura!

Quest’opportunità formativa attualmente unica in Italia mi ha permesso durante il periodo universitario non solo di ampliare la visuale sull’esercizio della professione ostetrica ma anche di realizzare la raccolta dati per la mia Tesi di Laurea concernente l’eziologia del fenomeno delle Mutilazioni Genitali Femminili in Tanzania.

Un grazie di cuore al Prof. Mega e alla figlia Carolina.

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