Diabete, malattie cardiovascolari, cancro, malattie polmonari cronico-ostruttive. Sono queste le malattie definite dall’OMS come l’“epidemia invisibile” e che rappresentano oggi il principale rischio per la salute e lo sviluppo umano. Sono responsabili della maggior parte dei decessi e provocano ogni anno circa 35 milioni di morti, il 60% dei decessi a livello globale.
Le malattie croniche stanno acquisendo un impatto sempre più significativo anche nei paesi a medio e basso reddito. Le cause sono molteplici: la crescita economica e l’urbanizzazione dei paesi, l’aumento dei tassi di inquinamento, l’assunzione di alcool e nicotina e il ricorso a un’alimentazione poco sana e sempre più sregolata. In Africa queste malattie sono ancora ignorate o poco conosciute; gli specialisti infatti sono rarissimi e il sistema sanitario non possiede ancora le capacità necessarie per trattare i casi di pazienti cronici.
Per rispondere alle nuove esigenze della popolazione, Medici con l’Africa Cuamm ha deciso di estendere la sua area di intervento nella cura e trattamento delle malattie croniche che, secondo le statistiche dell’OMS, entro il 2030 rappresenteranno il 42% di tutte le morti nella regione dell’Africa Sub-sahariana.
Venerdì scorso a Luanda, in Angola, si è tenuto un Workshop organizzato da Cuamm, WDF – World Diabetes Foundation e il Ministero della Salute, per presentare i dati raccolti durante il progetto di screening di diabete e ipertensione nei pazienti affetti da tubercolosi (TB). Il servizio è stato effettuato in 2 ospedali e in 4 centri sanitari specializzati nel trattamento della tubercolosi, interessando più di 7.000 pazienti residenti nell’area urbana della provincia di Luanda. Di questi, circa il 6% hanno soddisfatto almeno uno dei criteri per la diagnosi del diabete. Il progetto ha confermato che, anche nella popolazione con TB, la prevalenza di diabete aumenta con l’aumentare dell’età, dell’indice massa corporea e con la presenza di ipertensione. Anche lo scarso livello di istruzione sembra favorire la co-presenza delle due malattie; questo dato, in particolare, è stato significativo per promuovere attività di sensibilizzazione nella prevenzione e cura di diabete e TB.
Il workshop rappresenta un risultato importante nel lavoro di Medici con l’Africa Cuamm per rispondere in modo efficace, equo e sostenibile alla cura delle malattie croniche, un tema del tutto nuovo nel continente africano, soprattutto dal punto di vista organizzativo; per questo il Cuamm sta implementando attività di prevenzione e trattamento di queste patologie, come indicato nel nuovo piano strategico della ONG. Sempre in collaborazione con WDF, il Cuamm ha avviato di recente un programma di assistenza per casi di diabete e ipertensione in Mozambico, mentre in Sierra Leone è in corso un altro programma per la diagnosi del diabete gestazionale nelle donne in gravidanza. Dall’Angola arriva la proposta di un nuovo progetto di screening generale di diabete mellito, allo scopo di monitorare la diffusione della malattia cronica anche tra la popolazione non affetta da TB.
Il prossimo obiettivo nei piani di intervento Cuamm sarà quello di integrare attività che mirino non solo alla cura della malattia cronica in sé, ma anche al trattamento congiunto con le malattie infettive come la TB, in modo da promuovere innovazione sostenibile anche sul fronte delle malattie non trasmissibili.